Regia di Andrew Niccol vedi scheda film
Dopo Lord of War mi aspettavo altri signori fuochi d'artificio da Niccol a dir la verità, e forse l'idea di base non era malaccio ma la coppietta di Bonnie & Clyde all'amatriciana e lo scarso budget a disposizione mi hanno fatto storcere più volte il naso.
In un futuro più o meno prossimo, l'età biologica giunge, e si blocca, a 25 anni. Dopo di che si vive ancora un anno e poi ci si “azzera”, ma nel “frattempo” altro tempo si acquista o si conquista cosicché c'è gente “coi soldi” che vive da secoli ed i soliti poveracci che s'affannano a conservare i secondi, insomma cambia la moneta ma il principio sperequativo resta il medesimo che regola il mondo attuale: l'acqua va al mare... probabilmente si poteva sviluppare un tema interessante sulla distanza tra gli eventi, le combinazioni spaziotempo e la differenziazione di carattere che le diverse durate di esistenza generano nei soggetti beneficiati, ma si assiste solo ad un teatrino sterile dove centenari riciclati e reali venticinquenni hanno la stessa faccia posticcia di chi non comprende a che cacchio di gioco si sta giocando.
Temevo seriamente che, in ossequio al paradosso di Zenone, non avrei mai raggiunto i titoli di coda ed invece ce l'ho fatta... ora però, guardando il fosforescente cronometro sottopelle che viaggia a ritroso, cerco anch'io un marchingegno che mi restituisca 'ste due ore buttate là con tanta/troppa aspettativa...
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