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In Time

Regia di Andrew Niccol vedi scheda film

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Immorale

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La recensione su In Time

di Immorale
5 stelle

Tempus fugit

Il tempo come moneta da guadagnare e, poi, da spendere in beni essenziali per la vita (dal cibo ai vestiti). Il tempo che fugge e non si lascia mai fermare, scandito dalle fredde cifre digitali “tatuate” sul braccio di ogni essere umano. La metafora iniziale, presa come base e spunto del film di Niccol, è geniale. Mai rappresentazione fu più azzeccata per ben esplicare l’arrabattarsi umano per la sopravvivenza (i poveracci), contrapposto al lento tèdio elitario delle gerarchie sociali (i ricchi) con, al contrario, molto tempo da perdere. Incipit fulminante che tiene alta la tensione, almeno nella parte iniziale,  nel raccontarci le vicissitudini del protagonista, il venticinquenne (+3)  Will Salas, interpretato dal cantante (!) Justin Timberlake. Il promettente avvio, purtroppo, viene poi leggermente banalizzato con l’andare dei minuti, per cui il film ci offre compendi, alternativamente, di prodezze alla James Bond (la sequenza nella villa con partita a poker), alla “Total Recall” di Verhoeven (tutte le fughe, seppur meno sanguigne) e, infine, una rivisitazione modernista di Bonnie  & Clyde. Probabilmente si poteva fare di più, arricchendo l’intreccio narrativo di particolari che permettessero di comprendere la genesi della catastrofica situazione e sulla struttura di questi “Signori del Tempo”, non dissimili dagli attuali “Signori dello Spread” che tengono, apparentemente, in mano il nostro destino. La virata adrenalinica e action si lascia comunque vedere, senza infamia né lode, con qualche sbavatura di sceneggiatura (Amanda Seyfried che salta dalle finestre, corre sui tetti e sulla strada sempre con un tacco dodici ai piedi, come se nulla fosse), qualche acconciatura ridicola e un finale mediocremente sprecato.          

 

La trama

Movimentata.

Andrew Niccol

Sufficiente.

Justin Timberlake

Veloce.

Amanda Seyfried

Acrobata.

Cillian Murphy

Distratto.

Olivia Wilde

Mamma.

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Ultimi commenti

  1. mck
    di mck

    Ah, Niccol, Niccol...mah. ( commento pregnante, eh ? ). In quanto a Timberlake, non era meglio : " cantante (?) " ? ;-) Bye!

  2. Immorale
    di Immorale

    Con Timberlake ci si può sbizzarrire: "cantante (#####)"...

  3. AXARYAN
    di AXARYAN

    Film d'azione, ma sinceramente non è che mi abbia ispirato tanto. Poi non capisco come in certi film di fantascienza, che parlano di un futuro abbastanza lontano, si usino macchine odierne, vestiti odierni, città come quelle di adesso, musiche stile anni 90 o del 2000. Insomma, vedere tecnologie fantascientifiche a braccetto con uomini in giacca e cravatta, sembra una cosa forzata, per rendere più credibile un film di fantascienza. Ma se è fantascienza, sia fantascienza fino alla fine. Non si fanno le cose a metà

  4. Immorale
    di Immorale

    Giusto, probabilmente si pecca di "unilaterità fantascientifica", ovvero ci viene mostrato (forse per porlo in risalto) il progresso di un unico fattore, temporale o meccanico, a scapito degli altri. Approccio forse più realistico, probabilmente; come esperienza personale posso portare i miei ricordi anni 80: si parlava del 2000 come di un'epoca di mirabolanti invenzioni (auto volanti e quant'altro) e invece, a parte cellulari ipertecnologici (ai quali nessuno dei "futuristi" aveva pensato), è rimasto più meno tutto uguale o a crescita molto più graduale. Ciao e grazie per l'intervento.

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