Regia di Pupi Avati vedi scheda film
ahi, ahi, ahi. il pupi ha messo giù male il piede in una delle buche della strada per arrivare alla casa del protagonista e si è fatto male nonostante tutto il suo entusiasmo. innanzitutto sembra tagliato. come se la censura fosse intervenuta. sembra tagliato col marasso, come diciamo qui dalle mie parti(non lontanissime da quelle del regista). nonostante l'accuratezza dell'oggettistica da set, inquadrata sempre e bene, questa volta l'operazione nostalghia comunica un senso di vintage tarocco un pò invadente. e l'operazione mescolamento casting, spesso bravo in questo, è proprio non venuta bene. e anche l'introdurre la storia con le caratterizzazioni di ogni personaggio sembrano forzate, come la mano nella patta di cavina, troppo insistite, come dire, "guardate come sono bravo a delineare ogni personaggio". una scena è molto bella, ed è quella della morte di roncato. e a proposito di roncato, il suo è il personaggio più bello(d'una melanconia struggente) e l'attore più bravo e approppriato. un bel recupero(so che è una brutta idea). a seguire erika blanc e gianni cavina. mentre cremonini e il tormentone dell'alito che sa di biancospino è un pò una sòla. spiace dire che anche la ramazzotti non mi sia piaciuta più di tanto, con tutto quel languire in sottrazione e quell'essere romanamente "simpatica". gossip: da film dell'orrore la devastata faccia della sydne rome. insomma un filmetto innocuo(ci può stare) e inutile(non gran cosa)da domenica pomeriggio con nebbia. APPENA sufficiente.
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