A metà degli anni Trenta, dopo essere rientrata dalla città in cui era stata mandata a studiare, Francesca Osti (Micaela Ramazzotti) si innamora di Carlino (Cesare Cremonini), lo scapestrato figlio dei Vigetti, una coppia di contadini che lavorano nelle terre degli Osti. Francesca non sa, però, che Carlino era destinato, per volere del padre Sisto e della madre Rosalia, a sposare una delle sue due sorelle più grandi, le attempate Maria e Amabile - che già aveva iniziato a corteggiare -, ma il suo arrivo sconvolge ogni piano e tra i due giovani sarà amore a prima vista...
Note
Il cuore grande delle ragazze si pone come ipotetica chiusura di una trilogia della memoria iniziata con il sottovalutato Gli amici del Bar Margherita, il cui atto centrale è il dolente Una sconfinata giovinezza. Il ricordo, infatti, sembra essere prerogativa di chi è stato bambino o di chi ritorna a esserlo: un rifiuto dell’esistente. Il cuore grande delle ragazze, tra i migliori Avati degli ultimi anni, recupera elementi favolistici, una vena di sarcastica cattiveria e un gusto arrembante per il sesso come impresa guascona e nostalgia di essere altrove. Come un demiurgo artigiano, Avati allestisce la scena primaria della sua vocazione firmando un film incantato che non si fa illusioni. Il cuore grande delle ragazze è l’Antologia di Spoon River di Pupi Avati. Dentro ci sono tutti i nomi del suo cinema.
forse bisogna tenere in gran considerazione il detto "de gustibus non disputandum". Altrimenti non so proprio come fa a piacere un film lontano mille miglia da "Regalo di Natale" o "Una gita scolastica". Personaggi disgustosi (Cavina) o insulsi (Cremonini), una sprecata Ramazzotti in 90 minuti di penitenza per lo spettatore.
LA MIA SCHEDA PERSONALE : (voti da 0 a 10) SOGGETTO: 8RECITAZIONE: 8SCENOGRAFIA/FOTOGRAFIA/EFFETTI SPECIALI: 7NOTE: Piacevole e divertente, sorprendente la recitazione di Cremonini!
Il cinema di Pupi Avati ha un’ossessione: il passato. Il regista lo ricerca, lo spia, lo riguarda, lo riscopre con malinconia, lo rammenta con nostalgia rara e quasi unica. Il cuore grande delle ragazze è un Amarcord ispiratissimo in cui Avati riesce a fellineggiare abilmente raccontando la vera storia dei suoi nonni. Cremonini, marito adultero, offre un’interpretazione niente male e la… leggi tutto
ALL’OMBRA DELLE TOMBE
Carlino ( Cesare Cremonini) non è particolarmente bello e meno che mai intelligente, eppure pressoché tutte le donne gli cadono ai piedi: il segreto del suo fascino è l’aroma del biancospino sprigionato dall’ alito quando parla; il padre e la madre l’hanno infatti concepito all’ombra di un biancospino. Ma le ragazze ne sentono davvero la fragranza o è… leggi tutto
Che Pupi Avati si sia fatto restaurare casa dalla cricca Anemone-Balducci in odore di P3 pazienza, lo faceva anche Scajola, a sua insaputa. Che sia andato in carcere a visitare l’onorevole Alfonso Papa, l’unico “fesso” tra i politici a finire in carcere, glissiamo volentieri. Che l’ultimo film IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE sia uno scult, francamente ci preoccupa.
Il soggetto è… leggi tutto
Commedia senza infamia e senza lode, racconta una certa provincia italiana fortunatamente scomparsa. Pupi Avati ha dimostrato di avere una mano molto più felice nel genere horror che in quello della commedia nostalgica (''Zeder'' rimane forse il suo vertice nonché uno dei migliori horror italiani di sempre). Cremonini è piuttosto legnosetto, Roncato recita in un ruolo per…
Avati, quando usa la chiave grottesca, è come un elefante in una cristalleria, riesce ad essere sgradevole come pochi, anzi è unico. Davvero un film orrendo, dopo mezz'ora di tortura ho sospeso la visione. Eppure ha fatto film assolutamente godibili. Un regista da prendere con le molle, facile scottarsi con la boiata pseudo-realistica. Forse è uno un pò troppo sicuro…
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Commenti (7) vedi tutti
Ogni tanto qualcosa di particolare ma la sonnolenza e' dietro l'angolo.voto.2.
commento di chribio1forse bisogna tenere in gran considerazione il detto "de gustibus non disputandum". Altrimenti non so proprio come fa a piacere un film lontano mille miglia da "Regalo di Natale" o "Una gita scolastica". Personaggi disgustosi (Cavina) o insulsi (Cremonini), una sprecata Ramazzotti in 90 minuti di penitenza per lo spettatore.
leggi la recensione completa di gherritPiacevole film di Pupi Avati.Un film minore ma da vedere
commento di antonio de curtisLA MIA SCHEDA PERSONALE : (voti da 0 a 10) SOGGETTO: 8RECITAZIONE: 8SCENOGRAFIA/FOTOGRAFIA/EFFETTI SPECIALI: 7NOTE: Piacevole e divertente, sorprendente la recitazione di Cremonini!
commento di wfrcrdsemplicemente meraviglioso, mi è piaciuto molto!
commento di Susinain attesa di opinione (non è che non l'ho visto, devo scriverne…)
commento di ziacassieMO.TO GRADEVOLE COME PRSENTA UN CERTO AMBIENTE CONTADINO D'ALTRI TEMPI. E' IL GRANDE PUPI.
commento di fralle