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Another Earth

Regia di Mike Cahill (II) vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Another Earth

di axe
8 stelle

A non molta distanza dal pianeta Terra, ne viene scoperto un "gemello". Questo evento segna, nel bene e nel male, la vita di Rhonda, una studentessa non ancora maggiorenne, che, distraendosi mentre guida, proprio per tentare di scorgere il corpo celeste, provoca un incidente stradale, uccidendo una donna incinta ed un bambino, e ferendo gravemente un uomo. La ragazza sconta la pena trascorrendo alcuni anni in carcere, ma ciò non lenisce i suoi sensi di colpa. Pur continuando a sognare il pianeta, chiamato Terra 2, si procura un lavoro umile, ed allaccia un contatto con il superstite dell'incidente, senza riverlargli chi è realmente. Successivamente, tra i due nasce un sentimento più profondo. Quando Rhonda è selezionata per partecipare ad una spedizione verso il pianeta gemello, comprende che è giunto il momento di dire la verità, ed affrontare tutto ciò che ne consegue. In quest'opera, il tema fantascientifico della scoperta del pianeta speculare alla terra potrebbe apparire secondario. In realtà, non lo è, poichè, pur essendo diretta altrove l'attenzione del regista Mike Cahill, esso è strettamente funzionale ed indispensabile alla coerenza della trama. E' evidente come il pianeta Terra 2 sia un simbolo; rappresenta, per la sensibile Rhonda, la quale vive oppressa dal ricordo del male che involontariamente ha fatto, un'occasione di riscatto; un mondo simile al proprio, dove le possono essere concesse altre possibilità; di rimediare agli errori commessi, o anche solamente immolarsi sull'"altare" dell'ignoto, ritenendo di farlo. Non crogiolandosi in tale speranza, però, ella tenta di fare qualcosa rimanendo entro i limiti del mondo che la circonda. Il cercare John, il superstite, indelebilmente segnato nell'anima dagli eventi, lo stargli vicino, l'accurdirlo, ne sono chiare dimostrazioni. Nel momento in cui l'uomo, scoperto il ruolo di Rhonda nella sua vita, reagisce nel peggiore dei modi, la giovane non ha esitazioni. Essendo venuta a conoscenza di una teoria scientifica secondo la quale i due mondi sono speculari non solo per caratteristiche fische ma anche per la storia umana - almeno, fino al preciso momento della scoperta - rinuncia al coronamento del suo sogno, cedendo a John la facoltà di partire ed avere la possibilità di rivedere i propri cari. Nonostante ciò, Rhonda non rimane delusa. Le sequenze finali del film la mostrano finalmente serena; consapevole di aver fatto tutto il possibile per porre rimedio al male recato. L'ultima scena le dà ragione. Il film è di breve durata; il regista, prediligendo atmosfere cupe, dai colori smorti, segue la protagonista ponendo particolare attenzione alla sua interiorità; si sofferma sui momenti in cui raggiunge una consapevolezza, esprime un sentimento, da sola, o insieme ad altre persone. Non dà particolare importanza agli eventi materiali, raccontandoli tramite brevi ma incisive sequenze. Men che meno, l'autore si dilunga in dettagli scientifici su Terra 2, tecnologie per raggiungerlo, etc.; si limita a ricordarci della sua presenza mostrandolo alto nel cielo, insieme alla sua luna. Ho infine apprezzato la recitazione. Brit Marling, nei panni di Rhonda, esprime una sofferenza ed una consapevolezza che stonano dolorosamente con la sua gioventù e l'aspetto "angelico"; William Mapother veste i panni di John; anch'egli distrutto dal dolore e dalla nostalgia, tanto da possedere una personalità quasi border-line. La conclusione è aperta; lascia immaginare comunque che le azioni di Rhonda abbiano avuto successo, e non c'impedisce di ipotizzare che tutta la storia si sia in realtà svolta su Terra 2. Ottimo connubio tra generi, unisce ad un tema di fantascienza la storia di un percorso interiore di dolori e di redenzione; ben montato ed interpretato; essenziale ed incisivo, mai autoreferenziale.

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