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Another Earth

Regia di Mike Cahill (II) vedi scheda film

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La recensione su Another Earth

di amandagriss
8 stelle

Fantascienza esistenziale, introspettiva. La scoperta di un pianeta speculare alla Terra, ad essa identico in tutto e per tutto, compreso la presenza di un doppio per ognuno di noi -che vive e respira nello stesso modo in cui noi viviamo e respiriamo-, e la possibilità di potervi accedere (attraverso un bando di concorso con rispettivo vincitore), induce una ragazza interrotta — dal brillante futuro di astronoma, bruscamente scalzato via da un incidente d'auto di cui è stata responsabile, perché intenta a guardar le stelle, e per il quale ha scontato  4 anni di prigione, avendo provocato l’uccisione di una donna incinta, di suo figlio e mandato in coma il loro marito/padre — a pensare di trasferirvisi, definitivamente, come a volersi (auto)esiliare, imponendosi la stessa condanna che un tempo  era consuetudine infliggere agli ultimi della terra -criminali, indesiderati, reietti della società- che affollavano quelle navi che avrebbero solcato mari ed approdato su terre ancora sconosciute. La sua è anche e soprattutto una speranza -che accarezza con convinzione e timore allo stesso tempo-, quella di poter ritornare a vivere, costruirsi una nuova esistenza oramai disintegrata, ricominciare daccapo. Afferrare una seconda possibilità. Opportunità incredibile. O forse terribile. Cosa (è meglio o giusto) fare? Chi il candidato migliore, lei, appena ventenne, con ancora tutta la vita davanti e la straordinaria occasione di ‘rimuovere’ il torto commesso oppure lui, l'unico superstite dell'incidente, uno stimato professore di musica ridotto ad una larva umana, il quale approdando su ' Terra 2 ' potrebbe riabbracciare la sua famiglia e cancellare con un colpo di spugna l'immane tragedia? E ritornare a vivere? Lui, solo e oramai alla deriva nella sua grande e vuota casa nel mezzo di una campagna spoglia ed avvizzita, la poca memoria e le terribili emicranie a ricordargli il momento in cui tutto è andato distrutto, proprio quando cominciava davvero a crederci nella felicità. E dappertutto sporco: pile di stoviglie accumulate nel tempo, montagne di panni da lavare, pavimenti, piastrelle, finestre, mobili, abiti, effetti personali su cui è calato un silenzio urlante sottoforma di una spessa coltre di polvere. Un assoluto disastro via via  rimediato dalla ragazza che si finge la dipendente di un'impresa di pulizie a domicilio. Così potrà guardare da vicino la persona a cui ha tolto la vita, tentare di aiutarla a renderle meno faticosa la gestione del quotidiano. Così potrà -forse- espiare la sua colpa o almeno alleggerire quel fardello tanto pesante sul petto, che le toglie il fiato tormentandola senza tregua. Another Earth è l'intimo dolore di due anime affrante, a cui il destino crudele e beffardo, ha giocato proprio un brutto scherzo. Noi vi prendiamo parte attraverso gli occhi ed il cuore della giovane: viaggiamo nei recessi della sua anima, seguiamo le fila dei suoi interminabili pensieri, camminiamo per ore in solitudine nell'innevata campagna, per le strade svuotate e silenziose; come rifugio la soffitta di casa, adibita a cameretta, spoglia di tutto, colma solo dell’essenziale: un lume, un materasso ed un poster del(l’ig)noto spazio profondo. Per chi non ha (più) niente, tutto il resto non conta (più). Opera vibrante, con una protagonista (e pure sceneggiatrice, Britt Marling) bellissima ed intensa. Buoni i dialoghi ed una messa in scena minimale, camera a mano potente ed affascinante, che unita all'ottimo commento musicale provvede ad avvolgere e caricare di sensazioni o 'percezioni sensoriali' l’intero racconto. Ma la storia -di due vite annientate che ritornano a sperare- sarebbe potuta funzionare comunque senza scomodare la fantascienza, che in questo caso stride con la linearità del racconto, creando incongruenze, illogicità, sollevando interrogativi che restano inevasi. Tuttavia, ad una lettura più profonda, l’apporto sci-fi risulta non solo una buona intuizione, rendendo Another Earth un racconto originale, un'efficace variante ai tanti drammi analoghi di cui la storia del cinema è piena, ma l’elemento determinante, il mezzo più idoneo attraverso cui esprimere e ‘legittimare’ le sue stesse intenzioni: l'incontro con l'altro sé cosa comporterebbe? Nel caso della ragazza (che si trova di fronte l'altra se stessa, quella che probabilmente sarebbe stata) può essere inteso come il momento per guardarsi dentro, affrontare i propri demoni per poi riprendere in mano nuovamente la sua vita. E nel caso dell'uomo, che approdando su ' Terra 2 ' ritroverebbe non solo la sua famiglia ma anche il suo doppio? Il film si limita a lanciare l'idea (come solitamente fa la fantascienza) per osservarne gli effetti, come un sasso nello stagno. Riflette sull'umano bisogno di disporre di una seconda possibilità (o una seconda vita), considerando le infinite ignote variabili che deriverebbero da questa condizione. Intenzionalmente irrisolto, perché rimanendo sospeso non fa che sottolineare l'incognita del futuro, il proverbiale 'salto nel buio' che tutti facciamo o siamo disposti a fare. Che si rimanga sulla propria Terra o si sbarchi su ' Terra 2 '.

 

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Ultimi commenti

  1. Carica precedenti
  2. lorebalda
    di lorebalda

    E' vero, l'aspetto fantascientifico sembra accessorio: e invece, secondo me, aggiunge quel "qualcosa in più" che rende il film davvero interessante, originale. Molto bravi gli attori, come hai sottolineato, e mi piace molto la tua metafora del "sasso nello stagno". Se devo muovere un appunto al film, devo dire che ho trovato le svolte sentimentali della trama un po' prevedibili, a un livello di scrittura inferiore rispetto all'intuizione fantascientifica o al lavoro introspettivo sul corpo della protagonista (eccellente l'uso della mdp a mano). Bellissimo il finale aperto. Ciao, bella recensione

  3. amandagriss
    di amandagriss

    Grazie a tutti, ciao.....

  4. AlexPortman80
    di AlexPortman80

    La tua recensione davvero ben argomentata mi fa crescere ancora di più la rabbia per non avere ancora visto questo film! Ma dopotutto fu distribuito in un numero di copie tendente a 0; in tal caso, più che una seconda Terra un buco nero... Spero presto di recuperarlo, sia perché è il tipo di sci-fi che solitamente mi ispira sia perché la Marling ha molto talento, come ha dato prova con Redford ("La regola del silenzio") e in "La frode". Ciao!

  5. amandagriss
    di amandagriss

    grazie per il tuo commento, è vero l'attrice è brava, anch'io ho visto "La regola del silenzio" e "La frode", due buoni film e devo dire che in entrambi i casi ha ben interpretato il suo ruolo di 'figlia', ciao....

  6. Jo82
    di Jo82

    La notte dell'incidente non era intenta a guardare le stelle ma bensì il nuovo pianeta che era stato annunciato dalla sua autoradio che ancora era un puntino blu nel cielo ma visibile ad occhio nudo. Studiava nel prestigioso istituto tecnologico di ricerca probabilmente anche per la sua grande passione all'astronomia. Quando scrisse per il concorso non voleva esiliarsi per punirsi (dove lo hai sentito che voleva trasferirsi definitivamente?), già lo faceva svolgendo i lavori piu umili nonostante la sua mente brillante, ma anzi andare per questa missione lo trovava un grande privilegio come per tanti aspiranti come lei...era e continuava ad essere il suo grande sogno e non voleva rinunciarci anche adesso che la sua vita era cambiata, infatti stava per cedere ma pensando aveva capito che lei poteva infondo meritarselo questo privilegio ricordando i primi esploratori, e scrisse:
    "Quando i primi esploratori si diressero ad ovest attraverso l'atlantico, la gente era convinta che il mondo fosse piatto; quasi tutti pensavano che navigando a lungo verso ovest sarebbero precipitati dall'orlo nel nulla. Quelle navi che salpavano verso l'ignoto non trasportavano nobili o uomini dell'aristocrazia, artisti o mercanti; gli equipaggi erano composti da gente che viveva al margine, malati di mente, orfani, ex-galeotti, righetti...gente come me. Come criminale sono una candidata inadatta per quasi tutto...ma forse non per questo...forse per questo sono la più adatta." .
    Film, si, sulla redensione...osservarsi come saremmo stati senza un incidente, cercare di non distogliere lo sguardo su quel nostro io, di cercare di imitarlo :) Ciao, ci si rivede...per caso!!!

    1. amandagriss
      di amandagriss

      ti ringrazio per le puntualizzazioni, evidentemente mentre guardavo il film ero avvinazzata, un saluto :))))

    2. Jo82
      di Jo82

      Ci vuole sempre un buon vino davanti a un bel film :) Un saluto a te!

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