Una sera, per scrutare meglio in cielo un nuovo pianeta appena scoperto, Rhonda (Britt Marling), una studentessa d’astrofisica, mentre sta guidando si sporge dal finestrino della propria auto. Il gesto inconsulto provoca un violento incidente in cui perdono la vita due persone. Accusata di omicidio, la ragazza trascorre quattro anni in carcere e una volta tornata in libertà incontra il musicista John, vedovo di una delle vittime, senza rivelare la sua vera identità e innamorandosene. Nel frattempo, il nuovo pianeta avvistato si è avvicinato alla Terra e sembra esserne diventato una copia perfetta, influendo sulla vita e sui destini degli uomini, dando loro la possibilità di trasferirvisi.
Note
Da maneggiare con cura la fantascienza filosofica, perché c’è sempre qualcuno che ti ha preceduto. Non tanto Lars von Trier con Melancholia (Another Earth è stato girato prima) quanto Andrew Niccol, Tarkovskij e, perché no, Duncan Jones. Il problema di questa tipologia di science fiction colta è spesso la mancanza di “trippa”: non c’è un approccio viscerale al fantastico, che diventa il mezzo e non un fine del racconto psicologico. Però, per restare a un soggetto simile, noi preferiamo ricordare una vecchia puntata di Spazio 1999 (intitolata Un altro tempo, un altro luogo), dove si scopriva un doppione alternativo della Luna e nessuno aveva le paturnie.
Ma cos'è questa porcata? Non ho avuto il coraggio di vederlo ma dal trailer si capisce l'assurdità della trama. Menate per filosofelli da quattro soldi
Un bel film, dove più che la fantascienza pura conta il dramma, la voglia di riprendersi in mano la propria vita e la speranza che un qualcosa di impossibile qui sul nostro pianeta possa essere possibile in un pianeta apparentemente simile al nostro.
Il film indipendente con la ricetta perfetta.
Qui il link della mia recensione completa: http://mgrexperience.blogspot.it/2016/04/another-earth-di-mike-cahill.html
Scrivo solo per condividere le opinioni positive che mi hanno preceduto. Credevo fosse una specie di film di fantascienza, mentre in realtà il fantastico rimane solo sullo sfondo come possibilità di cambiamento e redenzione. Bellissimo
Fantascienza esistenziale, introspettiva. La scoperta di un pianeta speculare alla Terra, ad essa identico in tutto e per tutto, compreso la presenza di un doppio per ognuno di noi -che vive e respira nello stesso modo in cui noi viviamo e respiriamo-, e la possibilità di potervi accedere (attraverso un bando di concorso con rispettivo vincitore), induce una ragazza interrotta — dal brillante… leggi tutto
Another Earth perplime alquanto, soprattutto perché osa come pochi. Cahill non è poi così conosciuto, non ha grandi precedenti, ma in Another Earth sembra essercisi lanciato violentemente, come le zoomate improvvise che colpiscono i volti di solitudini affrante. Siamo soli in questo universo? Ma soprattutto, saremmo meno soli se ci fosse qualcun'altro? E' questo che sovviene, osservano gli… leggi tutto
......visto che vivo ancora su terra 1 permettetemi di dire che questo film distante anni luce, probabilmente fa parte di terra 2 e percio' incomprensibile a me in maniera totale e assoluta.Lascio ad altri l'incombenza di comprenderne il significato o le possibili morali.Io passo la mano....godetevelo pure voi.Grazie.....arrivederci in un'altro mondo. leggi tutto
Un po’ frusto e sciupato l’argomento del doppio di sé. Mike Cahill prova a vestirlo d’astronomia fantastica, vi aggiunge un po’ di sensi di colpa da sedare, la storia d’amore che serve sempre a fare da cappello. Ma la sua regia è confusionaria ed incerta (quelle zummate a scatti sono insopportabili), la musicalità (non solo del sonoro) è…
A non molta distanza dal pianeta Terra, ne viene scoperto un "gemello". Questo evento segna, nel bene e nel male, la vita di Rhonda, una studentessa non ancora maggiorenne, che, distraendosi mentre guida, proprio per tentare di scorgere il corpo celeste, provoca un incidente stradale, uccidendo una donna incinta ed un bambino, e ferendo gravemente un uomo. La ragazza sconta la pena trascorrendo…
Ma io sono convinto che un buon cinema di fantascienza debba avere dentro di se tanta filosofia.
Perchè parliamoci chiaro la fantascienza è uno strumento per farci interpretare delle cose a cui non sappiamo dare risposta, quindi è logico che un certo tipo di filosofia deve essere inserito in un contesto fantascientifico.
Mi piace di meno quando la fantascienza…
- Da Leibniz a Heidegger poi altri a seguire, tutti a porsi la regina delle domande:
“ Perché l’Essere piuttosto che il nulla ?”
Nota: E’ vero, sarebbe maggiormente in linea…
Rhoda Williams (Brit Marling) é una scienziata indipendente: dopo aver saputo della scoperta di un nuovo pianeta, simile alla Terra, durante una guida decide di dare un'occhiata al cielo, ma tutto finisce in un tragico incidente stradale. Ella viene arrestata e sconta una pena di quattro anni, mentre il conducente dell'auto demolita, padre di famiglia (di cui solo lui risulta vivo), John…
la visione di LOGAN mi porta a riprendere una vecchia idea di play-post, di qualche anno fa, che mi ero segnato ma mai portata a termine. Praticamente l'idea di base era, ma quante volte Bruce Willis si era incontrato,…
Ci siamo proprio.
Una vicenda umana, molto ben giocata sui silenzi, le riflessioni di inadeguatezza, i tentativi di porre rimedio ai propri torti, senza arroganza. Un film intenso, introspettivo, che la giovane Brit Marling si incarica da sola di sostenere, con l’aiuto di William Mapother (bravo anche lui).
Sarebbe un’opera accettabilissima, anche se in questo caso non ambiziosa,…
A volte un buon film è quello di cui non si sente parlare...quello del cinema indipendente! Per gli Oscar oltre al talento servono soldi e pubblicità....
Rhoda Williams (Brit Marling) è una ragazza con la passione per la fantascienza e per lo spazio; la sua camera è piena di poster con fotografie di pianeti e sulla sua scrivania spicca l’imponente trilogia della Fondazione di Asimov. La sera in cui arriva la notizia della scoperta di un nuovo corpo celeste apparentemente identico in tutto alla Terra, Rhoda si trova in macchina…
Another Earth (2011), di Mike Cahill,
come nel successivo I origins del 2014,
dispone di tutto un contorno fantascientifico la cui finalità, costantemente sullo sfondo, è di far emergere una prospettiva ontologico-esistenziale.
Senza la possibilità di una trascendenza, ammessa solo come ipotesi e a prescindere dalla sua…
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Commenti (9) vedi tutti
Storia romantica fragile, legata ad una fantasia irrealizzabile. Film inutile, low cost. Voto: 4
commento di GARIBALDI1975Ma cos'è questa porcata? Non ho avuto il coraggio di vederlo ma dal trailer si capisce l'assurdità della trama. Menate per filosofelli da quattro soldi
commento di arcarsenal79Un bel film, dove più che la fantascienza pura conta il dramma, la voglia di riprendersi in mano la propria vita e la speranza che un qualcosa di impossibile qui sul nostro pianeta possa essere possibile in un pianeta apparentemente simile al nostro.
leggi la recensione completa di ClintZoneUn film fondamentale di fs introspettiva.
leggi la recensione completa di SredniVashtarIl film indipendente con la ricetta perfetta. Qui il link della mia recensione completa: http://mgrexperience.blogspot.it/2016/04/another-earth-di-mike-cahill.html
commento di MrGiov7Un Melancholia all'americana, senza fini del mondo apparenti. Capolavoro. Lo dice uno che vive da tempo ormai su Terra 2.
commento di bertoltTre stellette meno meno…ovvero due. Storiella fanta-amorosa pallosa e sostanzialmente inutile.
commento di Tex Murphybella l'idea oltre che originale. un film silenzioso, già di suo un pregio, che si fa ricordare.
commento di fuzzyScrivo solo per condividere le opinioni positive che mi hanno preceduto. Credevo fosse una specie di film di fantascienza, mentre in realtà il fantastico rimane solo sullo sfondo come possibilità di cambiamento e redenzione. Bellissimo
commento di nibbio