Regia di Dany Boon vedi scheda film
In un'ipotetica rassegna dedicata al bieco riciclo d'idee più o meno di successo, "Niente da dichiarare" rivestirebbe una posizione di tutto rispetto. Clone internazionale del già sopravvalutato "Giù al nord", il film di Dany Boon ci propone ancora una volta la lotta intestina fra due fazioni apparentemente incompatibili. Questa volta è il turno di Belgi e Francesi, qui rispettivamente rappresentati da due doganieri al confine che si danno battaglia senza esclusioni di colpi nel nome del sempiterno pregiudizio razziale. I toni sono quelli tipici della commedia d'oltralpe, la presenza dell'attore/regista Boon ne è inequivocabile conferma ed il film si sviluppa fra sorrisini garbati e contenute dosi d'ironia perché alla fine quello che conta è sempre e solo l'happy end. Messa in scena e recitazione funzionali allo scopo (Poelvoorde degno di nota) ma il déjà vu regna sovrano.
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