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Carnage

Regia di Roman Polanski vedi scheda film

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La recensione su Carnage

di Baliverna
6 stelle

Che dire? E' discreto, ma fuori dalle corde di Polanski (complotti, misteri, individui spaesati in luoghi sconosciuti...). Si vede che a dirigere è uno che sa il fatto suo, e che tutto sommato vince la sfida di girare un film tutto in un appartamento; però il regista ha dato secondo me il meglio di sé altrove. Qui ci avrei visto un Sidney Lumet, o al limite un Woody Allen.
Il regista polacco inoltre dà prova di un per lui insolito cinismo. Le due coppie ritratte nella pellicola, e i singoli individui che le compongono, sono pieni di miserie umane e di ipocrisia, mentre ciascuno si ritiene bravo e virtuoso. Anche la realtà di interessi economici sulla pelle delle persone che filtra nella vicenda tramite il telefono di Doodle mette abbastanza i brividi. E poi, lo stesso episodio dove un ragazzo ha dato una bastonata sui denti all'altro è già indice di un alto grado di violenza e di cattiveria già tra i più giovani.
I comportamenti che vengono messi in scena sono tutti purtroppo veri e realistici, comunque si nota una certa cattiveria del regista nel condensarli assieme e nello sbatterceli in facci quasi con compiacimento. Tra questi vediamo la tendenza molto moderna dove i genitori fanno gli avvocati dei loro figli, e li difendono qualunque cosa facciano. Ciascuna delle coppie vede il proprio figlio come un prolungamento di sé da scusare e da compatire, e quello dell'altra come una canaglia da denigrare in ogni modo, indipendentemente dalle loro azioni. Questo, più le tensioni interne alle coppie e l'egoismo dei singoli, ed ecco che la polveriera è pronta ad esplodere.
Quanto agli attori, mi sono sembrati bravi ad eccezione della Foster, che mi è sembrata un po' fuori parte, a tratti enfatica e in altri incerta sulle espressioni da assumere. Anche il suo personaggio ne risente.
Non annoia, ma Polanski ha fatto di molto meglio. E, lasciatemelo dire, la scena di Kate Winslet che vomita sul tavolino del soggiorno e sui libri, per quanto avente un senso metaforico, il reigsta ce la poteva risparmiare. 

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