Regia di Wayne Wang vedi scheda film
"Il ventaglio segreto" (Snow Flower and the Secret Fan, 2011) è una pellicola di particolare interesse emotivo e calligrafico; due storie parallella fra due mondi diversi -di due secoli fa e odierna- che si scambiano sensazioni e dilemmi ma non certo lo stile (presupposto) rimane integro e lineare. La coproduzione Cina-Usa ingigantisce la metafora di due culture dello stesso paese in epoche diverse ma la stessa non colpisce in modo profondo. Nell'epoca in costume, pur con qualche lungaggine didascalica il film riesce, mentre nell'epoca attuale la storia rimane incerta e non convicente (pienamente). Il film è tratto dal romanzo "Fiore di Neve e il ventaglio segreto" di Lisa See.
La storia di due bambine (Fiore di Neve e Lily) che crescono insieme unite da una forte amicizia (loatong) tramite un codice segreto (nu shu) di comunicare con scritti tramite un ventaglio è corposa, viva, sovrabbondante. Il regista usa toni didascalici e preme sull'acceleratore della generosità. Un maggiore taglio ad alcune scene avrebbe reso al tutto e soprattutto vantaggio alla resa complessiva. Le interpretazioni, gli ambienti e la fotografia danno comunque un risalto positivo nonostante alcune pecche (lungaggi e facile melò-lacrimoso).
Invece la storia parallela fra due amiche di oggi (siamo a Shanghai), Nina e Sophia, è più frammentata e poco corposa; l'uso del flash-back (sui due 'tempi') rende un po' meno insipida l'amicizia nella cultura di autostrade sovraffollate e di miriadi di luci.
La povertà e la ricchezza e il divario vite viene soltanto affrontato in superficie senza dare al film uno stile più 'sociologico'. Comunque vi sono un paio di sequenze (l'abbondono dei villaggi per l'arrivo dei ribelli e la partenza -nascosta-in aeroporto) che sono da ricordare e rimangono impresse e sentite.
Una maggiore uniformità nella sceneggiatura avrebbe dato risalto alla storia vera e propria e agli ambienti di partenza. Certo la commozione arriva (il più restio avrà un 'magone' dentro) e il regista Wang raggiunge (in tal senso) il suo scopo. Un discreto film che però lascia il sospetto che .....se ... Ma accontentiamoci.
In ogni caso la regia è precisa: accarezzovole e leggera sui volti mai banale; buono il commento musicale (all'uopo utilissimo).
Voto 7.
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