Regia di Philip Kaufman vedi scheda film
stralunato, infantile e dispettoso. un giocoso scherzo o uno scherzo giocoso. un albo di fumetto vintage ritrovato in un baule polveroso dimenticato in qualche soffitta. tutto questo è IMPAVIDO FRANK. l'avventura di un ragazzotto di campagna, tipico redneck americano catapultato nella big city dalle bright lights, si trasforma ben presto in una squallida morte in un fetido viottolo per difendere la bella plethora fuggita dal maniero del cattivissimo boss che tiene in scacco l'intiera città. questa ragazzona iconica de(a)ll'aspetto florido ed eccessivo dell'american point of view(interpretata non per niente da una starlette come monique van vooren). il povero ragazzone un pò tanto naif, per non dire tontarello, viene ben presto resuscitato dal buon dottore che abita un attico con vista città ed è l'antagonista di boss. novello frankenstein risveglia frank dal suo sonno finale impiantandogli un microfono nel cervello così da asservirlo ai suoi positivi voleri di sconfitta del crimine. nel suo eremo cittadino il buon dottore attraverso il tele-diavolo(un televisore 52 pollici) si tiene informato sulle attività criminose di boss e così può sguinzagliare frank e debellare la banda criminale che effettivamente viene relegata a furia di micidiale pugni rotanti dietro le sbarre. boss quindi fa venire dalla germania il fratello malvagio di buon dottore per creare un frank cattivo per contrastare quello buono che nel frattempo si sta ribellando agli ordini conventuali del suo creatore, fornicando e divenendo frequentatore assiduo di locali notturni. creato il frank cattivo dall'evil doc con tanto di numero identificativo di serie sul braccio(!!!!!) lo scontro può avere inizio e avrò esiti tragici e insoliti. il film di kaufman si fa guardare volentieri e spensieratamente, grazie all'approccio a volte quasi idiota allo sviluppo. gli attori si adattano goliardicamente come ad una puntata della serie tele-diabolica di batman con l'onomatopea a pieno schermo come in una galleria d'arte che omaggia la pop art e nonostante il lieto fine non abiti questa pellicola il tutto termina un pò malinconicamente su di un fiume tranquillo che sembra traghettare verso lidi immortali, dopo aver ovviamente sconfitto il crimine.
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