Regia di Miguel Arteta vedi scheda film
A volte i film arrivano in sala per un gioco di sponda: senza il successo dei due Una notte da leoni, dove Ed Helms qui protagonista interpreta il più inquadrato dentista, escludiamo che questa commedia sarebbe giunta sui nostri schermi. E non ci sarebbe stato niente di male perché si tratta di un prodotto medio basso, che fa discreta figura in Tv ma per il quale è difficile giustificare l’esborso del biglietto. Del resto, nonostante la presenza di John C. Reilly e la piccola parte di Sigourney Weaver, la derivazione televisiva è evidente, sia per Anne Heche, ormai al lavoro più che altro nella serie Hung. Ragazzo squillo, sia soprattutto per l’Isiah Whitlock Jr. di The Wire. Serial citato esplicitamente dal suo stesso personaggio, che se ne dichiara un fan e arriva a imitarne la parlata (in particolare quella di Omar, il protagonista preferito dal Presidente Obama). Ne risulta un giochino tutto referenziale che passerà inosservato al pubblico italiano. Sarebbe poco male se non fossero proprio queste le uniche battute davvero buone. Per il resto Benvenuti a Cedar Rapids è la storia di un assicuratore, rigido e imbranato, travolto dalla vitalità di una convention dove non tutto è pulito. Tra qualche gag scatologica e gli imbarazzi fra amicizia virile e omosessualità, tutto si snoda in maniera prevedibile fino al finale hollywoodiano. E non basta la (poca) simpatia a smacchiare la melassa.
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