Regia di John Flynn vedi scheda film
Film scoperto grazie alla lettura di un libro di Quentin Tarantino il quale ne tesse le lodi, asserendo che è uno dei film più significativi della sua adolescenza (ma personalmente sono sempre convinto che Tarantino sia uno che si lascia andare a facili entusiasmi), il film può vantare su due punti di forza: un protagonista di gran classe ed uno sceneggiatore appena uscito da un capolavoro (Taxi Driver).
A proposito del primo c'è da dire che William Devane era effettivamente un promettente astro della Hollywood di metà anni '70, al suo attivo aveva delle collaborazioni di prestigio nientemento che con Sir. Alfred Hitchcock che lo volle nel ruolo del cattivo nel suo ultimo film Complotto di famiglia, aveva sempre intrpretato il ruolo del doppiogiochista agente in Il maratoneta e ora si carica sulle spalle il ruolo principale. Quanto allo sceneggiatore Paul Schrader, che sembra avrebbe dovuto anche dirigere il film, introduce una vicenda che ha parecchi punti in comune con il suo Taxi Driver, Come Travis il maggiore Rane dopo l'esperienza in Vietnam ha degli atteggiamenti freddi, distaccati e anomali: un po' riprendendo Lo straniero di Camus il protagonista non reagisce né alla glorificazione della comunità in cui ritorna, tantomeno alle notizie che gli dà sua moglie sul fatto che è prossima ad abbandonarlo dopo 7 anni di lontananza. Il tema dei traumi dal rientro dal conflitto in Vietnam sarebbero stati presto inflazionati nelle sceneggiature di tutti i film dell'epoca (mi viene da dire che per qualche decennio non c'è film che in modo tragico o ironico o drammatico che sia non ci abbia buttato dentro almeno una figura di un reduce, magari dei marines, disturbato mentale), ma la situazione è senz'altro funzionale alla vicenda ed i flashback con i momenti in cui Rane rivive o persino sembra voler rivivere le sofferenze della prigionia sembrano persino anticipare i traumi di Rambo.
Tuttavia dopo la sconvolgente rapina in cui viene letteralmente "frullata" una mano al protagonista e vengono uccisi moglie e figlio il film prende una piega che se da una parte entusiasma lo spettatore (assetato di vendetta o di giustizia, come il protagonista) dall'altra riprende un percorso molto banale, con tanto di ragazzina più o meno innamorata del reduce che è un po' di maniera (verrebbe da chiedersi perché Rane non si sia affidato da subito al suo amico caporale Vohden a cui poi chiederà comunque aiuto). Il finale con la sparatoria è ben diretto ma non particolarmente appassionante così come la ricerca dei cattivi non decolla particolarmente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta