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Insidious

Regia di James Wan vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Insidious

di zombi
6 stelle

benvenuti nel luna park del new horror americano, pare volerci dire james wan insieme al creatore delle belle musiche che accompagnano i titoli di testa. si parla di viaggiatori extra corporali, una disciplina forse un pò new age, qui virata all'horror. per almeno la prima mezz'ora abbondante non succede nulla o quasi. i sintomi di ciò che sta accadendo, e che io spettatore sto capendo a stento, sono rilasciati centellinandoli. renai, la giovane moglie e madre del film protagonista della prima parte del film è una donna con tre figli di cui l'ultima piccolissima, che ha bisogno di rimettersi dalle fatiche snervanti della maternità. josh il marito che fa l'insegnante ha deciso che le concederà un pò di tempo per cercare di dedicarsi a quello che forse una volta era il suo mestiere.... musicista. ma le cose non vanno come dovrebbero. il tram-tram famigliare fatto di insoddisfazioni e una lieve depressione sembra sfociare in strani fenomeni che lei è convinta di sentire e vedere solo lei. l'occhio del regista indugia in lente carrellate che serviranno poi a lui per chiarire concetti, perchè è risaputo che allo spettatore medio(americano in particolare credo, ma non solo)non debba essere lasciato in sospeso nulla. tutto dev'essere spiegato per filo e per segno, riga dopo riga e james wan si adegua a questa regola ferrea. però!... la svolta sembra arrivare quando il fratello minore del comatoso dalton dice alla madre se può cambiare stanza perchè è impaurito dal fratello che nottetempo cammina per stanza e casa. la scena in cui il fratellino si alza dal letto per chiudere la porta e continua a guardare verso la stanza di dalton sembra interessante, salvo poi non condurre verso una rotta che infatti non viene seguita. il luna park messo su da wan e soci punta verso la possessione, ben lontana naturalmente dalla possessione più famosa del cinema, e nella seconda parte quando il protagonista diventa invece il marito perchè intuiamo esserci qualcosa di storto nel passato di un uomo che non ha foto di quando era un bimbo, il luna park mostra tutta l'impalcatura fasulla. si va per momenti azzeccati, come quando josh nel suo viaggio extra corporale conosce la famiglia che ha vissuto nella casa dalla quale sono scappati credendola posseduta a momenti di pura noia quando si aggira lanterna in mano per il nebbioso altrove alla ricerca del figlio. wan è molto parco negli effetti shock e visto in tv pare non abbia nemmeno esagerato coi soliti e tristi trucchetti del salto sulla sedia dovuti al tecnico del suono che impenna l'audio per destare lo spettatore dal torpore del nulla extra sceneggiatura, ma tutta questa parsimonia che sembra puntare verso il puro spavento suspence, alla fine mostra il fiato corto di una storia che giochicchia con un bau-bau totalmente sbagliato e anche insulso. gli attori poi sono talmente impegnati ad interpretare naturalmente una famiglia felice, che non sono in grado di interpretare persone che stanno valicando la noiosa routine verso qualcosa di totalmente sconosciuto e pauroso. ragazzi si parla di spiriti di gente morta e di un demone(che somiglia invero, in tutto e per tutto al ratman di nelson delarosa dello scult di giuliano carmineo "quella villa in fondo al parco"). sembrano talmente abituati a qualsiasi cosa che non si scompongono più di tanto al sentirsi dire che un demone peloso dalla faccia rossa si aggira per casa. non so non è nemmeno il deja vu a dare fastidio. ad annoiare è questa bramosia di studiare qualcosa di nuovo a tutti i costi. boh!?

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