Regia di Antonio Baiocco vedi scheda film
Dal 2008 in attesa di distribuzione, Il mercante di stoffe racconta la storia di Alessandro (Sebastiano Somma), commerciante di seta che negli anni 40 del secolo scorso è costretto a recarsi in Marocco per risolvere un affare. Qui conosce Najiba (Emanuela Garuccio, bellissima attrice di origini algerine), metà berbera e metà araba, della quale si innamora. Con conseguenze sconvolgenti per la donna, soggetta alla Sharia, la legge islamica che osserva alla lettera i precetti del Libro e quindi impone severissime limitazioni. Già sui titoli di testa, Najiba rivela desideri e pensieri segreti scrivendoli sulla propria pelle: un’immagine forte che ricorda i tatuaggi carnali del cortometraggio Submission per il quale il regista olandese Theo van Gogh venne ammazzato da un integralista il 2 novembre 2004. Purtroppo la confezione di Il mercante di stoffe non ha alcuna reale forza melodrammatica, perché l’esotismo è da fotoromanzo animato, o al massimo da fiction Tv, dove tutto, a partire dai personaggi, suona poco autentico e la fotografia, pur di un grande professionista come Maurizio Calvesi (che la firma con Adolfo Bartolo) è patinata. La stessa storia d’amore raccontata è stucchevole come quelle dei libri Harmony, con le passioni veicolate dalle occhiate finto intense dei protagonisti.
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