Regia di Rocco Mortelliti vedi scheda film
La fatica cinematografica di Rocco Mortelliti, tratta dal romanzo di Andrea Camilleri (suocero del regista) La scomparsa di Patò (2000), è una buona operina, anche divertente in alcune sue componenti, purché confinata all'ambito che le dovrebbe essere proprio, cioè quello televisivo. Dal punto di vista comico, la coppia formata da Nino Frassica e Maurizio Casagrande funziona. È il contesto a lasciare il tempo che trova. La memoria corre a serie televisive come Don Matteo e Il maresciallo Rocca, più che all'attività letteraria di uno scrittore apprezzato come Camilleri, della cui opera, a detta di chi ha letto il romanzo, resta ben poco.
Il difetto della Scomparsa di Patò - ma in questo senso il film di Mortelliti è paradigmatico di tanto cinema italiano odierno - è la superficialità. Ci troviamo tra le mani, alla fine, una serie di bozzetti, riusciti più o meno bene, di un'epoca ricostruita dignitosamente, ma che non dice niente di nuovo né di significativo sul periodo rappresentato né tanto meno sull'oggi (e poco anche sulla Sicilia).
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