Regia di Rocco Mortelliti vedi scheda film
Nell'immaginario paese siciliano di Vigata del 1890, al termine di una rappresentazione teatrale di piazza, lo stimato ragionier Patò (Marcorè), impiegato presso la banca locale, scompare misteriosamente dopo avere impersonato il ruolo di Giuda. Un maresciallo dei carabinieri (Frassica) e un delegato alla Pubblica Sicurezza (Casagrande) si incaricano delle indagini, tra pressioni esterne e omertà. Ma quando la verità viene a galla prenderanno una decisione inaspettata.
Tratto dall'omonimo romanzo di Andrea Camilleri, che in sottofinale presta anche la sua voce per l'epilogo della storia, il film diretto da Rocco Mortelliti e sceneggiato da Maurizio Nichetti ha dalla sua la capacità di restituire l'ironia sorniona della pagina del noto scrittore siciliano. Il problema del film non sta né nella messa in scena, efficace per quanto poco dispendiosa e a tratti televisiva, né tanto meno nelle soluzioni registiche, che senza voler strafare trovano espedienti originali anche in fase di montaggio. Il tallone d'Achille del film è la storia stessa, troppo debole per non cominciare a girare a vuoto dopo un po', a dispetto della prova maiuscola di Frassica e Casagrande, che si contendono la scena nella misura in cui i loro personaggi si contendono le indagini.
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