Regia di Bob Balaban vedi scheda film
Interessante biopic sulla pittrice statunitense Georgia O'Keeffe, un sentito ritratto di "signora" ancor prima della celebrazione dell'artista nota per essere stata una dei massimi esponenti del movimento precisionista affermatosi negli anni a cavallo fra i due conflitti mondiali. Una produzione di matrice televisiva diretta dal non troppo noto caratterista Bob Balaban (l'assistente di Truffaut in "Incontri ravvicinati del terzo tipo", giusto per citarne uno) che annovera l'intensa prova attoriale di Joan Allen nei panni della protagonista e di Jeremy Irons in quelli del volubile pigmalione prima e marito fedifrago poi: il celebre fotografo Albert Stieglitz. Una storia d'amore sui generis, la loro, fatta di possessione e stimoli culturali, attraversata da gelosie e correnti di pensiero libertine, girata fra una New York in fermento intellettuale ed un Nuovo Messico ispirante come non mai. Pervasa cromaticamente e non dal lavoro dell' omonima protagonista di cui si fa larga mostra fra un' esposizione e l'altra, "Georgia O'Keeffe" esalta la figura di una donna anticonformista e padrona del suo destino, decisa ad affermare la propria personalità e relativa espressività anche a discapito della felicità sentimentale.
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