Regia di Gianni Franciolini vedi scheda film
Nonostante la nutrita schiera di sceneggiatori ed il valore dei nomi impiegati (Suso Cecchi D'Amico, Ennio Flaiano, Antonio Pietrangeli, Jean Ferry, Turi Vasile, Diego Fabbri; da un soggetto degli ultimi due), questo Il mondo le condanna - già pretenzioso dal titolo - non va molto oltre i canoni standard del melodramma. La bella (Alida Valli) sfortunata che viene salvata dal buono fascinoso (Amedeo Nazzari), un'impossibile storia d'amore ed un 'peccato originale' altrettanto impossibile ad essere scontato. Psicologie tutte giocate sui sensi di colpa: per la precedente vita (lei), per l'adulterio (lui): tutto molto scontato. Prevedibile anche il finale, che fa sprofondare all'inferno i veri colpevoli, ma separa definitivamente i due protagonisti. Oltre alla Valli e a Nazzari troviamo anche Franco Interlenghi, Serge Reggiani, Liliana Bonfatti; la fotografia è di Anchise Brizzi, aiuto regista Antonio Pietrangeli, musiche di Piero Piccioni, coinvolto proprio in quei mesi nel caso Montesi e citato con lo pseudonimo di Piero Morgan. 5/10.
Renata scappa da Parigi, dove faceva la prostituta, per tornare in Italia; sul treno decide però di gettarsi nel vuoto. La salva tale Martelli, borghese sposato che si preoccupa di trovarle poi un lavoro (in un atelier) e che si innamora però della ragazza. Renata, compreso di trovarsi alle strette, torna in contatto con il suo vecchio protettore...
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