Regia di Jeff Nichols vedi scheda film
Orribile. Per quanto mi sforzi non trovo parole più adatte per descrivere questo film.
Titolo, scena iniziale e lo stesso protagonista (basta guardarlo in faccia per capire che qualcosa non va in Curtis LaForche/M. Shannon) fanno presagire che qualcosa di orribile stia per accadere, ma non lasciano presagire che sia il film stesso quel qualcosa (sic!).
La tensione è quasi senza soluzione di continuità e l’angoscia non molla quasi mai la presa (il che sarebbe ottimale per un film di genere horror, non per un film che, da cartellone, sarebbe dovuto essere solamente “drammatico”), il ritmo narrativo è, però, al tempo stesso, stra-lentissimo (silenzi, pause, tempi d’attesa uccidono letteralmente qualunque spiraglio di interesse… è un miracolo che si arrivi a fine film ancora svegli!) e intanto la schizofrenia del protagonista si fa, scena dopo scena, sempre più irritante (e io questo - e cioè che la storia narrata sia in balia delle striscianti turbe psichiche del protagonista - non riesco proprio a tollerarlo).
Di fronte ad uno scenario così desolante, l’ultimo istante di film non ha alcun significato.
La verità è che di film che intendono descrivere, più o meno metaforicamente, lo stato di smarrimento, di solitudine, di disperazione (ecc.) dell’essere umano di oggi ce ne sono molti e tutti (nessuno escluso) migliori di questo qui.
Ripeto: orribile, davvero. Ma che io sia stato l’unico, finora, a reputare il film meritevole di una sola stella, beh, è questo che mi fa ancora più impressione. Sarò mica in procinto di soffrire anch’io di allucinazioni o cose simili come il protagonista del film?
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