Regia di Jeff Nichols vedi scheda film
"C'è una tempesta in arrivo! Una come non ne avete mai visto e nessuno di voi è preparato a quello che sta per succedere!!". La (presunta) follia di Michael Shannon si legge negli occhi di chi lo circonda. La moglie, il migliore amico, i colleghi, i vicini, il fratello. Nessuno riesce a capacitarsi di cosa stia capitando all’amorevole e pacato padre di famiglia, gradualmente ma inesorabilmente risucchiato in un oblio paranoide che i più non possono, o non vogliono, comprendere. La situazione peggiora ancor di più quando questi inizia a trascurare lavoro e famiglia per dedicarsi, quasi inspiegabilmente, alla costruzione di un rifugio sotterraneo. Cronaca di un esaurimento annunciato o rivisitazione allucinata del mito di Cassandra? “Take Shelter” è un bellissimo film, ricco di suggestioni ed immagini che inquietano. Costruito e giocato interamente sul labile confine fra sano ed insano, fra ossessione e presentimento, articolato per contrasti che spaziano dalla realtà all’incubo, dai confini delle mura domestiche ad interminabili spazi aperti, dal sereno alla tempesta più oscura. Un crescendo di tensione disturbante che Jeff Nichols orchestra con destabilizzante semplicità, lavorando sul sospetto, sul non detto, sugli sguardi, suggerendo soluzioni per poi ribaltarle. Cinema di gran livello che lavora su corpi ed elementi trovando il giusto equilibrio fra scrittura e messa in scena dando luogo ad un lungometraggio dall’impatto drammatico quasi ipnotico, come se il calvario del protagonista dovesse necessariamente riguardare da vicino anche ognuno di noi. Preziosi in tal senso gli apporti tecnici in fase di luci, fotografia e score. Imprescindibile invece il grande lavoro del cast, perfetta incarnazione di una provincia americana incredula ed impotente. Commovente la dedizione di Jessica Chastain, ancora una volta ineguagliabile il disagio esistenziale espresso da Shannon. Oltre la semplice recitazione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta