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Take Shelter

Regia di Jeff Nichols vedi scheda film

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La recensione su Take Shelter

di lostraniero
8 stelle

Meraviglioso film sulla malattia e sulla salvezza... e dico "capolavoro" non pensando assolutamente al tempo ciclico del gusto, come se questo pollone impazzito di 'silence ending', dovrà per forza trovare innesto nei grandi cerchi concentrici della critica cinematografica... Questo racconto non sta attaccato al tronco del nuovo cinema americano, imbevuto di tanto cartesianesimo da strapazzo, e non sta nemmeno appolaiato sui rami bassi di buona parte dell'industria degli effetti, l'abracadabra del vedere... Nemmeno sulle fronde della costruzione della settima arte lo trovate ritto, che guarda l'orizzonte... Tutta la costruzione narrativa di Jeff Nichols ha luogo tra le radici; fibre vitali che si spostano cieche tra il buio del male e la luce della lotta per la vita... "Is a feeling" dice il protagonista alla moglie... e quella sensazione è facile provarla mentre osserviamo, accecati da un lampo improvviso durante la nostra vita quotidiana, quanto dell'ordine che regola i nostri mondi sia poi in realtà derivativo... C'è una posizione attiva, dico così, nella catastrofe (che tra i tanti termini negativi, preserva in sé anche quello di 'riuscita') che curtis incarna perfettamente... Egli riesce ad entrare in contatto con le forze più pure e distruttive della terra, ed attraverso questa 'malattia benefica' costruisce una seconda possibile fine al dramma dell'annientamento finale... Splendido Michael Shannon; è un elemento di trapasso (non appartiene più alla comunità che lo vorrebbe isolare e deprivare di ruolo; prima le amicizie, poi il lavoro, poi forse il ruolo di marito ed infine quello di padre) che apre il bunker abbandonato ad una nuova necessaria camera mentale... Cosa davvero siamo noi difronte alla natura?... non chiedetelo agli scienziati, ai filosofi, men che meno agli artisti o ai politici (stessa radice autoritaria), ma a chi è sopravvissuto ad un uragano, ad uno tsunami (spero che Juan Antonio Bayona non faccia diventare il suo "The impossible" un figlio spurio dell'abracadabra!), ad un essere vivente ripescato in vita sotto le macerie di un terremoto... Chiedetevelo, mentre guardate inquieti le nuvole grigie lungo il taglio imperfetto del mare... Chapeau!...

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