Regia di Delphine Coulin, Muriel Coulin vedi scheda film
Camille rimane incinta. Camille è un'adolescente. Questo film, peraltro molto breve, raccoglie in sé i drammi dell'adolescenza, la spaccatura con i genitori e gli adulti in generale, il desiderio di fuggire da una realtà provinciale piccola e troppo stretta, la mancanza di un eterno qualcosa. Ora noi lo chiameremo flash mob; nel film era una rivolta o, forse, un urlo (disperato) di libertà. 17 ragazze (storia peraltro veramente accaduta negli USA) rimangono incinta pressoché contemporaneamente. Unione? Rabbia? Libertà? Ingenuità? Il film non spiega ragioni nè vuole dare insegnamenti: il film illustra. E mostra come in un secondo la vita ci possa sorprendere, nel bene e nel male. Camille scompare. Lei perde il bambino, proprio lei. E di lei si perde ogni traccia tanto che quasi se ne parla in maniera onirica. Ma cosa rimane? Rimane l'illusione, il ricordo di un desiderio. E un carico di responsabilità. Una vita cambiata, ma il cielo è lo stesso e le ragazze ormai quasi neanche ricordano il senso di quel legame che pareva un patto. Cosa vuole dire il film? Forse nulla. O forse ci fa riflettere sull'idealismo, sulle conseguenze delle azioni. O forse racconta solo la storia di una cometa: Camille.
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