Regia di Delphine Coulin, Muriel Coulin vedi scheda film
Pensate ad uno strumento di lotta sociale. Fatto? Avrete pensato allo sciopero, rivolta armata, disobbedienza civile, sciopero della fame, picchetti, girotondi...ecc. Qualcuno ha pensato alla gravidanza? No? Ci hanno pensato le 17 ragazze che danno il titolo al film. Tratto da fatti realmente accaduti nel 2008 a Gloucester, Massachussets, 17 ragazze è l'opera prima di Delphine Muriel Coulin. Il film, ambientato nella Bretagna meridionale, racconta la storia di Camille e delle sue 16 amiche. Camille scopre di essere rimasta incinta, e invece di disperarsi, decide di tenere il bebè a dispetto dell'indifferenza del presunto padre del bambino e dell'iniziale disaccordo della madre. Le amiche di Camille, annoiate dalla vita in provincia, decidono di seguirla e di rimanere incinta loro stesse. Tra lo stupore delle istituzioni scolastiche e delle famiglie, le ragazze vivono la loro gravidanza come l'affermazione della propria indipendenza e libertà e con un' energia adolescenziale e sfacciatamente rock, come la colonna sonora del film. Camille e le altre fumano, bevono, saltano, corrono e ballano. Sognano l'emancipazione dalla famiglia, dalla scuola e da un futuro che sembra già scritto. Le future madri si lasciano andare a sogni utopistici: Vivere in comune, aiutarsi tra di loro con i bambini, e decidere finalmente per qualcuno. La gravidanza è il loro modo di dire “Io ci sono”, e anche se il finale del film confermerà che le utopie e i sogni rimangono tali, 17 ragazze hanno vissuto la loro personale ribellione fatta di birra, sigarette, rock & roll e gravidanze. Un film sugli adoloscenti diverso, un po' Juno e un po' Thelma e Louise.
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