Rubén conosce come le sue tasche l'autostrada che da Asunción, in Paraguay, porta sino a Buenos Ayres, in Argentina: lui è un camionista e quella strada l'ha fatta infinite volte. Ma il viaggio che sta per fare sarà diverso: con lui - che in genere è sempre solo - stavolta ci sarà Jacinta, che arriva con un'ora di ritardo all'appuntamento dove lui deve caricarli: un cattivo inizio. A sorpresa, la ragazza ha poi portato con sé anche la sua bimba, di soli 5 mesi. Rubén e Jacinta non si conoscono, ma hanno davanti 1500 chilometri da passare insieme. E anche se il loro viaggio sarà di poche parole, non sarà per questo silenzioso.
Note
Caméra d’or a Cannes 2011, da noi con due anni di ritardo ed è inutile chiedersi il perché, l’esordio del quarantacinquenne argentino Pablo Giorgelli fa di modestia virtù: in uno stile piano dalla flemma serena e dolente racconta semplicemente di un incontro tra anime rassegnate al proprio scontento, e lo fa attraverso l’accumulo di dettagli, particolari, gesti minuscoli e lenti slittamenti emotivi, in un discorso totalmente incentrato su ciò che esprimono i volti degli attori, sulle pause, sulle parole goffe e trattenute, su quello che non dicono. Delicato road movie minimalista dalla destinazione certa, un po' rinchiuso in un grazioso teorema.
Questo è un film difficile da vedere: lo fu all’uscita in Italia, dove per brevissimo tempo lo vedemmo – in pochi – tre anni dopo il tournage; lo è ora: neppure lo streaming sembra occuparsene. Eppure fu premiato con la Camera d’oro a Cannes nel 2011.
Gioiellino. Come scalfire cuori, all'apparenza, duri senza scivolare in smancerie e sentimentalismi da quattro soldi. Un percorso, non solo stradale, nei meandri della mente umana con un tocco di semplicità molto bello
Si parte dal rumore di una motosega e dall'inquadratura dal basso di una foresta di acacie. Dei taglialegna sono intenti a buttarle giù e poi a dividerne tronchi e rami in parti grandi il giusto per poterle caricare sui tir. Ed è su uno di questi che si svolge il resto della storia: a guidarlo è un uomo solitario che su richiesta del proprio datore di lavoro si trova ad… leggi tutto
Rubén è un autotrasportatore carico di legna d’acacia e malinconia infinita, Jacinta una madre sola che con lui attraversa il confine paraguiano, diretta verso Buenos Aires. Al petto stringe la figlia neonata, anche se questi non erano gli accordi. Sulla strada, nella cabina stretta del veicolo, i due si conoscono, poco a poco, sciogliendo dolcemente le asprezze delle rispettive solitudini,… leggi tutto
L’acacia sembra una pianta delicata con le sue piccole foglie e l grappoli di fiorellini profumati, ma è una pianta robustissima: gli uomini tagliano il legno compatto dei suoi tronchi, sapendo che dalle radici, affioranti dal terreno, spunteranno presto nuovi getti, polloni, gemme e fronde, quasi a difesa del diritto dell’albero a vivere ancora.
Il quadro da cui…
Un trasportatore di legname argentino taciturno e diffidente; una ragazza madre paraguayana che l’uomo deve trasportare sino a Buenos Aires affinché questa si ricongiunga con certi suoi parenti.
Un ritardo della donna di circa un’ora e il suo apparire con una neonata “non preventivata”, mal dispongono un uomo già di per sé ombroso e poco socievole,…
Rubén è un autotrasportatore carico di legna d’acacia e malinconia infinita, Jacinta una madre sola che con lui attraversa il confine paraguiano, diretta verso Buenos Aires. Al petto stringe la figlia neonata, anche se questi non erano gli accordi. Sulla strada, nella cabina stretta del veicolo, i due si conoscono, poco a poco, sciogliendo dolcemente le asprezze delle rispettive solitudini,…
Si parte dal rumore di una motosega e dall'inquadratura dal basso di una foresta di acacie. Dei taglialegna sono intenti a buttarle giù e poi a dividerne tronchi e rami in parti grandi il giusto per poterle caricare sui tir. Ed è su uno di questi che si svolge il resto della storia: a guidarlo è un uomo solitario che su richiesta del proprio datore di lavoro si trova ad…
In attesa dell'assegnazione dei premi del concorso ufficiale, oggi sono stati ufficializzati tutti i vincitori delle sezioni collaterali e anticipati i due… segue
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Commenti (2) vedi tutti
Questo è un film difficile da vedere: lo fu all’uscita in Italia, dove per brevissimo tempo lo vedemmo – in pochi – tre anni dopo il tournage; lo è ora: neppure lo streaming sembra occuparsene. Eppure fu premiato con la Camera d’oro a Cannes nel 2011.
leggi la recensione completa di laulillaGioiellino. Come scalfire cuori, all'apparenza, duri senza scivolare in smancerie e sentimentalismi da quattro soldi. Un percorso, non solo stradale, nei meandri della mente umana con un tocco di semplicità molto bello
commento di pierlues