Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
OPINIONE IN MINIATURA
Per una volta che Emmerich si allontana dal genere catastrofico, non è mia intenzione stroncarlo per partito preso. Sicuramente il voler riscrivere il mito di Shakespeare rimane materiale ambizioso, un po' troppo intenso e stratificato per le macchinazioni narrative ed i folli complotti reali messi qui in scena ma ad "Anonymous" va perlomeno riconosciuto il merito di averci provato e con risultati, soprattutto nella prima parte, tutto sommato dignitosi. Diciamo che la costruzione dell'intreccio e relativo ritmo reggono per un'oretta buona poi gli intrighi di palazzo e qualche sviluppo troppo plateale rovina l'atmosfera ed il mistero cede il passo ad uno sviluppo più convenzionale e didascalico con quella maledetta mania di voler spiegare sempre tutto nei minimi dettagli. L'ambientazione guarda più alla Londra di Sherlock Holmes (made in Ritchie) che alla veridicità storica ma il cast e soprattutto la prova di un sempre ambiguo Rhys Ifans aiutano a soprassedere su alcuni evidenti vizi di forma in fase di script. Una sorta di blockbuster letterario, non del tutto riuscito ma più interessante dell'ennesima fine del mondo in dolby surround.
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