Regia di William Kaufman vedi scheda film
Assodato il fatto che la carriera di Cuba Gooding Jr. proceda ormai da qualche anno verso la deriva dell'action di serie b, questo "The Hit List" rientra fra le produzioni meno agghiaccianti che mi è capitato di vedere. Improbabile e prevedibile nello script come si addice alla fiction girata un tanto al chilo ma sufficientemente ritmato, il film di tal William Kaufman mette in scena lo strano incontro fra un manager frustrato ed un killer professionista esaurito, nonché malato terminale. Una conversazione alcolica a tarda notte che produce una lista di persone da eliminare, così, quasi per gioco ma che il giorno dopo inizia inesorabilmente a concretizzarsi in una serie di omicidi. Nulla di che, la progressiva discesa nel baratro dei due protagonisti, altro non vuole essere che una lezione di vita sulla difesa dei propri valori e dei propri cari. Sottotesto esile, esile, già visto centinaia di volte in cui l'aguzzino "educa" la propria vittima a reagire. Girato come si addice alle produzioni straight to video e nonostante il sicario rimandi un po' troppo al Vincent di "Collateral" (abito compreso), il film riesce comunque a farsi vedere grazie alla prova di due interpreti - Hauser e Gooding Jr. - ormai caduti in disgrazia ma ancora in grado di conferire un minimo di carisma e sfaccettature ai propri personaggi.
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