Regia di Anthony Dawson (Antonio Margheriti) vedi scheda film
In un mondo postatomico simile alla preistoria, l'energumeno Yor lotta contro ogni tipo di nemico per salvare la sua bella Ka-laa e liberare il suo popolo, tenuto prigioniero dal malvagio detto Supremo.
Negli anni Ottanta ci fu un revival piuttosto diffuso del fantasy e Antonio Margheriti - sotto pseudonimo, come di consueto, Anthony M. Dawson - non poteva non approfittarne per dire la sua su un paio di sottogeneri del cinema nostrano: il preistorico e il postatomico. Mischiati senza fatica insieme in un fumetto di Ray Collins e Juan Zanotto (Yor il cacciatore), con una sceneggiatura dello stesso Dawson/Margheriti prende vita questo Il mondo di Yor, lavoro a basso budget ma meno disastroso di altri coevi e dai simili argomenti. Certamente se il prodotto funziona è merito innanzitutto dell'artigianato di buona qualità di Margheriti, che sa mescolare azione e buoni sentimenti sfruttando effetti speciali da poco e costumi ridotti all'osso; nel cast si segnala una manciata di nomi di discreto/sufficiente appeal, ma niente di più: Corinne Clery, Alan Collins (cioè Luciano Pigozzi), Carole Andrè e naturalmente il protagonista Reb Brown, fino a quel momento attore principalmente sulla tv americana. Imdb segnala che alcuni costumi del film provengono pari pari da L'umanoide (Aldo Lado, 1979), in cui Margheriti aveva lavorato come supervisore agli effetti speciali: il che dice parecchio sul metodo di lavoro, povero ma tutt'altro che disprezzabile, applicato in questa circostanza. Coproduzione fra Italia e Turchia, con distribuzione Rai: ecco spiegata la suddivisione della pellicola in due spezzoni da un'ora ciascuno, adatti alla trasmissione televisiva. 2,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta