Regia di Spencer Susser vedi scheda film
Hesher è un inquietante sbandato di poche parole. Perlopiù fuma, beve e ciondola per la città a bordo di un furgone ascoltando trash metal a bomba. Quando la sua strada incrocia quella di un ragazzino che ha da poco perso la madre, decide – a suo modo – di dargli una mano a rimettersi in piedi. Una formula da Sundance già vista: famiglia disfunzionale al centro, squallida provincia americana sullo sfondo ed una scheggia impazzita che attraversa il tutto seminando tempesta e scuotendo coscienze. Nel film di Spencer Susser l’unico vero tratto distintivo (persino Natalie Portman si limita ad abbozzare una caratterizzazione già vista) rimane Joseph Gordon Levitt, mattatore sciroccato e politicamente scorretto che predica attraverso metafore sessuali di dubbio gusto. È possibile che nel tempo questa sua performance racimoli estimatori, io mi tengo una colonna sonora da urlo a base di Metallica e Motorhead.
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