Regia di Mike Mills vedi scheda film
Di fronte alla vita si è quasi sempre dei principianti. Gli eventi ci costringono ogni volta a confrontarci con noi stessi e a ripensare il passato. È quello che accade al protagonista di Beginners, quando, a 76 anni suonati, il padre, appena rimasto vedovo, gli confessa di essere sempre stato gay e di voler vivere apertamente e concretamente la propria omosessualità.
Comincia così a capire il comportamento, quanto meno stravagante, sempre tenuto dalla madre e comprende di avere un forte blocco affettivo verso le ragazze che ha avuto durante la propria vita.
È un film di brava gente, borghese, colta e perbene che si confronta con i problemi che si manifestano anche nella vita di chi non deve lottare con la miseria per sopravvivere; è forse anche un invito ad esprimere pienamente sé stessi, a scoprire, e magari vincere, il pregiudizio che si annida anche nelle menti più illuminate.
Il film è riuscito, a mio parere, anche per la bella prova interpretativa di un ottimo Christopher Plummer e di un misurato Ewan McGregor, nonché di Cosmo, il Jack Russell più espressivo che si sia visto sullo schermo (da subito spiega a suo modo che, sebbene arrivi a comprendere fino a 150 vocaboli, non sa parlare), ma funziona la struttura a flashback sovrapposti impostata dal regista. Non un capolavoro, ma un film da vedere.
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