Regia di Mike Mills vedi scheda film
Voto: 7,75 su 10. In bilico con intelligenza e delicatezza tra dramma e commedia a e tra due linee temporali, funziona e coinvolge con una scrittura che dimostra intelligente sottigliezza e sensibilità nell'affrontare con onestà i turbamenti interiori e grazie alle prove brillanti dei due protagonisti McGregor e Plummer.
Voto: 7, 75 su 10
Siamo nel 2003 e l'introverso disegnatore Oliver (Ewan McGregor) deve fare i conti con la recente scomparsa del padre Hal (Christopher Plummer) , che gli ha lasciato in eredità una bella casa e il simpatico Jack Russell Arthur. Il padre aveva solo quattro anni prima, una volta rimasto vedovo dopo quarantaquattro di matrimonio, fatto coming out e iniziato a vivere liberamente la sua affettività (“I’m gay, and I don’t want to be theoretically gay. I want to do something about it”), entrando in contatto con la comunità gay di Los Angeles e pubblicando annunci per trovare un compagno, incontrato nel più giovane Andy (Goran Visnjc) in cerca di una figura paterna. Poco dopo la morte del papà, Oliver incontra ad una festa in maschera Anna (Mélanie Laurent), un'attrice di origine francese colpita dai suoi occhi tristi, e inizia a frequentarla e a innamorarsene, pur dovendo fare i conti con la sua refrattarietà ai legami.
Così padre e figlio sono specularmente entrambi beginners , debuttanti tardivi della vita che affrontano ciascuno per la prima volta e a modo loro un grande cambiamento nelle loro esistenze: per Hal la nuova esistenza da gay “non teorico” e per Oliver una storia d'amore adulta.
Beginners è ispirato alle vicende della famiglia dell'autore Mike Mills, il cui padre fece coming out in tarda età dopo la morte della moglie. Il film si muove con agilità sul montaggio incrociato tra due linee temporali, quella della nascita della storia d'amore tra Oliver e Laura e quella dei flashback di poco precedenti negli ultimi mesi di vita del padre Hal. Ulteriori più brevi flashback ci portano nell'infanzia di Oliver, a scoprire il rapporto con la madre che inevitabilmente soffriva la frustrazione di un matrimonio senza passione ( in questi ricordi d'infanzia invece Hal non appare mai se non di spalle). Il regista inserisce poi con originalità sequenze di spezzoni di immagini di come era il mondo negli anni '50, nel 2003 e negli altri snodi temporali più importanti della storia umana di padre e figlio: il sole, le stelle, ovviamente sempre uguali a se stessi, ma anche i Presidenti, la gente, la società che tanto è cambiata.
Dramma personale innervato con la commedia, funziona forse proprio perché il regista e sceneggiatore narra esperienze e sentimenti a lui vicini e in buona parte autobiografici, scandagliandoli in profondità. Il narratore attraverso cui scopriamo tutte le vicende presenti e passate è infatti Oliver, alter ego dell'autore. Mills dimostra intelligente sottigliezza e sensibilità nell'affrontare con onestà i turbamenti interiori, sia le difficoltà del figlio a legarsi per la prima volta in una storia importante, sia l'ultima fase del suo rapporto con un padre che lo sorprende con una rivelazione e una cambiamento di vita radicali, ma finalmente riduce la distanza emotiva che li aveva sempre separati, una relazione però subito ulteriormente complicata dalla diagnosi di tumore che Hal non vuole rivelare a nessun altro, facendo anzi finta fin quando è possibile di essere in piena salute. Se ci possiamo chiedere se ha abbia avuto senso per Hal questo tardivo uscire allo coperto dopo una vita matrimoniale passata “nell'armadio”, per vivere solo quattro anni di vita autentica, la risposta del film è certamente sì, ne è valsa la pena anche per quel breve tratto finale dell'esistenza.
Beginners ci coinvolge con la sua scrittura in tiro che intesse intimità, tenerezza, humour, malinconia e si amplia in una ponderata meditazione sulla natura sfuggevole dell'amore e sull'impossibilità di governarlo con regole prefissate e di contenerlo entro confini preordinati, disseminando la trama di momenti divertenti e buffi (i saggi pensieri sottotitolati del cane Arthur, la laringite che ammutolisce Anna, il tavolo ingombro di pubblicazioni e oggettistica del gruppo lgbt che fa chiedere Oliver se “anche la sedia è gay?”). Mills riesce a trovare un tono tenero ma senza melensaggini e anche ad evitare, nel rappresentare la malattia di Hal, le trappole ricattatorie in cui cadono tanti film che includono questo tema . Beginners funziona ovviamente anche e in parte considerevole grazie alla bravura dei due protagonisti: McGregor che ci cattura con la goffa e timida tristezza di Oliver e l'ultraottantenne Plummer, premiato con l'Oscar come Miglior Non Protagonista, che disegna con leggiadra maestria la tardiva liberazione di un uomo dalla repressione che l'aveva intrappolato per tutta la vita.
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