Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film
La saga dei figli dell'atomo secondo Bryan Singer. Perché se sulle pagine dei Marvel Comics gli X-men, nella loro quasi cinquantennale storia editoriale, passando da Lee-Kirby a Chris Claremont per finire a Bendis sono stati oggetto di riscritture in un universo in perenne evoluzione e mutazione, ormai anche il grande schermo può rivendicare una propria autonomia. Singer mantiene i temi centrali del fumetto, la paura della diversità, la discriminazione e l'odio razziale e li incastona in un universo rivisto e corretto secondo le regole del blockbuster con un'anima, e va detto che l'operazione riesce alla grande. Perché gli x-men cinematografici, ancor più che nel fumetto, sono esseri che scontano la propria diversità con la paura e l’emarginazione, c’è chi sogna una vita normale e chi reagisce con furore. First Class segna la genesi del conflitto tra mutanti e homo sapiens ma è anche l’alba di un’amicizia che la differenza di vedute tramuterà in una stima che non verrà mai meno. Perché grazie a Charles, Eric riscopre per un breve istante quell’umanità che i campi di sterminio hanno cancellato. I suoi genitori non hanno più un nome, gli è stato sottratto e sostituito con un numero tatuato sul braccio. A Eric rimane soltanto la vendetta, egli si sente come un novello mostro di Frankenstein e va alla ricerca del suo creatore, spazzando via dalla propria strada tutti quegli uomini che possono dare soltanto sangue, perché l’onore lo hanno perduto da tempo. Charles ha avuto un’infanzia felice, ha scoperto presto di non essere solo al mondo, e la sua ricerca verso altri mutanti è volta a costruire una pacifica convivenza con gli umani. Charles è un potente telepate, Eric è il signore del magnetismo. Ma Eric non ha bisogno di leggere nella mente dell’homo sapiens per sapere che gli umani vedono il diverso come una minaccia. Quando il mondo scopre le potenzialità dei mutanti riuscirà persino a superare la crisi dei missili di Cuba e Americani e Sovietici saranno pronti a far fronte comune contro quello che non possono comprendere o accettare. Per Charles è la perdita di un’innocenza che Eric non conosce più da tempo, ma non del proprio sogno. Le strade di Charles e Eric non possono che dividersi, dando vita a quanto già è stato raccontato nella trilogia X-men e in tante pagine Marvel. First Class è fatto di personaggi ben costruiti, non eccede nello spettacolo e concede spazio alla riflessione. Più che buono, nell’ambito del cinema supereroistico.
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