Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film
Prequel che racconta (sbagliando qui e là le tempistiche, ma vabbè...) le origini della scuola per mutanti, dall'incontro tra Charles ed Erik al primo nucleo operativo degli X-Men. Ci sono tre problemi, di cui due meno significativi ed uno più ingombrante. In primis gli effetti visivi un po' pezzotti anche paragonandolo ai capitoli precedenti, che ogni tanto portano fuori dal film. In secundis, per quanto Vaughn faccia il suo lavoro correttamente (e come dimostrano i Kingsman è anche uno che si trova a suo agio con questo sci-fi storico), nei momenti topici si sente a tratti la mancanza di Bryan Singer, il quale era riuscito a fornire ai primi due una gravitas tutt'altro che scontata. Ma l'elefante nella stanza è che succede tutto troppo in fretta: negli altri film sembrava che l'amicizia fra Xavier e Magneto fosse di lunghissima data, incrinatasi nel corso di molti anni a causa di divergenze ideologiche sempre più marcate; qua invece il loro rapporto inizia e declina nel giro di pochi mesi, rendendone in parte meno credibile l'evoluzione futura, anche se poi le cose che accadono sono sostanzialmente tutte azzeccate (il passaggio di Mystica dalla parte di Erik, Hank che non riesce del tutto ad accettare la propria condizione, Charles che vorrebbe una pacificazione fra mutanti ed umani). Però riesce a portare a casa il risultato: i personaggi risultano amabili, il parallelismo con il caso dei missili sovietici a Cuba è azzeccato ed il cattivo (un sempre bravissimo Kevin Bacon) è fra i migliori del franchise.
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