Regia di Mark A.Z. Dippé vedi scheda film
Cosa succede se una computer graphic vecchiotta e di terz’ordine, con animazione al risparmio, viene dimensionalizzata in 3D? Ne viene un’esperienza quasi surreale, dai colori sgargianti ma opacizzati dagli occhiali, stesi su figure bidimensionali disposte sull’asse della profondità come in un libro pop up. Il risultato fa sembrare Winx Club 3D un film della Pixar, ma il lato tecnico non è che l’ultimo problema di questa operetta in cui persino il pacioso Garfield è troppo diseducativo e va rieducato. Così, non solo il felino aiuterà un supereroe da un altro mondo a sconfiggere la cattiva Vetvix, ma si chiederà anche cosa si è perso per pigrizia e scoprirà il piacere di preferire un ballo con la sua bella alle amate lasagne. Senza contare il consueto e retrivo monito antitecnologico, dove l’invenzione di ricombinare la materia non è un progresso, ma solo un pericolo e alla fine del film se ne annuncerà la distruzione. Vista tanta moralità, non si capisce come sia venuto in mente agli autori di citare proprio il sottogenere horror degli zombie, con gli schiavi assoggettati da Vetvix che camminano come morti viventi (ma non temete, saranno curati). Insomma un Garfield completamente privo di unghie e di sarcasmo, dove i 70 minuti di durata risultano lunghissimi e persino i più piccoli chiedono speranzosi la fine del film.
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