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Viaggio all'inferno

Regia di Fax Bahr, George Hickenlooper vedi scheda film

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GIMON 82

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La recensione su Viaggio all'inferno

di GIMON 82
8 stelle

"E' stato uno shock simile a quello dopo una morte,tutto cambia,non sei piu' lo stesso....."

Parlando dell'esperienza di "Apocalypse now" Coppola si espresse cosi'.In seguito al Festival di Cannes del 1979 dichiarera':"Il mio non è un film sul Vietnam,è il Vietnam".

"Viaggio all'inferno" è un diario di bordo,aggiornato giorno dopo giorno dalla moglie di Coppola,Eleanor.
E' una discesa o un capitombolo negli aspetti piu' controversi della realizzazione del film.
Nel 1976 Coppola si reca nelle Filippine per dar vita al romanzo "Cuore di tenebra" di Conrad.La giungla non è quella congolese del romanzo,ma bensi' il sud-est asiatico.
Il Vietnam,la guerra fallimentare  degli States assumera' un volto tra lo psichedelico e un viaggio interiore.
E' la missione di Francis,dopo i fasti dei "Padrini 1 e 2" è l'unico a poter realizzare o toccare con mano un argomento scottante o delicato quale la guerra del Vietnam.
E' un regista dal volto "trionfale",sorretto da una personalita' faraonica e megalomane,che si accinge a realizzare il  "film della vita".
Si autoproduce e autorealizza Coppola,rimanendo infine vittima di se stesso.La lavorazione non sara' mai facile,tra tifoni asiatici,malattie tropicali,infarti sul set e sforamenti di budget.
La voce e il viso di Eleanor ci trasportano per mano all'interno della florida giungla asiatica.
E' interessante denotare il "denudarsi" di attori e troupe dinanzi alla telecamera.
Un immersione nello stress profondo che perseverava nella lavorazione dell' imponente "teatrone".
Coppola si cimenta con sè,mettendosi in discussione,girando,cancellando e riscrivendo.
E' la sintesi d'una maschera fragile di uomo,dalla sue parole si evince la nevrosi che attraversava,il dover gestire una troupe di 1000 persone ed un budget enorme.
Lo scopo primario era "trasportare" Los Angeles in Vietnam,la psichedelia,gli acidi lisergici e la Maryuana.
La droga come crocevia di contatto tra soldati e orribile realta'.
L'orrore si materializzo' anche nella gestione del film,con Coppola vittima di allucinazioni e attacchi epilettici,e il devastante presagio che l'apocalisse del film fosse imminente.
La voce di Coppola,Eleanor,Shenn,Hopper,Bottoms e Fishburne intanto ci avvolge,si materializza nella fatica prominente,con assalti di  ribelli filippini che minacciavano l'interruzione del film.
La centralita' del documentario è pero' nell"'apparizione" di Brando,l'icona di Marlon è li,non parla e studia la parte.
E' un uomo imbolsito, ingrassato dagli eccessi d'un divismo (auto)cannibale e feroce,tormentato dal dubbio d'imprimere un aura monumentale al suo Kurtz.
Coppola riuscira' a terminare un quadro di guerra e lati oscuri dal respiro formidabile,d'una teatralita' "lisergica",ma tuttavia definito dalla critica opera imponente ma "incompleta".
Apocalypse now e "Viaggio all'inferno" sono titoli consoni,viaggiano di pari passo,sono l'emblema di esigenze autoriali e produzioni dittatoriali.
Francis Coppola si trova li nel mezzo,a sostenere il vacillio d'un peso,dato dall'enorme talento e l' autoimposta reputazione.Riuscira' grazie alla lungimiranza e perseveranza a concludere un "incubo terreno" ed interiore,materializzatosi nelle fattezze d'una giungla pericolosa e inacessibile,proprio come un Vietnam reale.
La moglie Eleonor osserva e narra l' odissea umana del marito  nel "Cuore di tenebra",nella pericolosa identificazione col demoniaco Kurtz piu' che il mite Willard.
Ci restera' pero' un grandioso capolavoro,imperfetto eppur affascinante,complesso,psicologico,di lettura ostica.
"Apocalypse now" parla delle ferite dell'animo,"Viaggio all'inferno" è il retroscena di quei "tagli".Il dolore,il genio e la visionarieta' dell'uomo/artista Coppola sono infatti i colori del "film della sua vita".............

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