Regia di Steven Quale vedi scheda film
Certo che è il colmo che una saga che presenta nel titolo la parola “final” sembri non finire mai ripetendo pedissequamente cose già viste, ma se tanto mi da tanto questo gioco, a dir il vero un bel po’ logoro, potrebbe essere arrivato al capolinea.
Grazie ad una premonizione il giovane Sam (Nicholas D’Agosto) riesce a salvarsi insieme ad alcuni suoi amici dal crollo improvviso di un ponte.
Quanto accaduto spinge un agente di polizia ad indagare, mentre i suoi amici muoiono in serie proprio come avvenuto nella sua premonizione.
Proverà a spezzare la serie prima di andare a Parigi per un tirocinio insieme alla sua ragazza (Emma Bell).
Ennesimo capitolo di una saga che sarebbe arrivata a destinazione già da parecchio, ovvero dopo i primi due episodi (il primo per l’originalità, il secondo per la spietatezza), che cercando soluzioni sempre più arzigogolate finisce solo con l’abbassare considerevolmente la tensione a favore di uno strenuo divertissement poco originale (d’altronde a furia di seguiti …).
Così il fatto da cui tutto nasce, ovvero il disastro sul ponte, appare fin troppo artificioso, esclusivamente rivolto allo spettacolo (tra vere e proprie esplosioni di corpi), mentre le eliminazioni seguenti non saranno certo ricordate tra le migliori della saga (quella al volteggio, dell’agopuntura e dell’operazione all’occhio sono tra le peggiori in assoluto).
Si prova poi qualche variante nel prefinale, un modo per provare ad ingannare la morte, ma i risultati sono alquanto fiacchi (i ragionamenti sono piuttosto deludenti), funziona invece la chiusura che richiamando il punto da cui tutto partì nel 2000 fa pensare (sperare) che a questo giro si possa chiudere definitivamente il discorso ed in fondo crea un collegamento riuscito.
Insomma tutto, o quasi, scontato come da copione e ripetuto nemmeno troppo bene, ma se non altro il finale rappresenta un colpo di coda significativo.
Finish?
In pratica solo una bella idea sul finale, il resto è una riproposizione piuttosto fiacca di dinamiche affrontate meglio nei precedenti episodi.
Piuttosto volonteroso, ma certo non incanta.
Niente di positivo da segnalare per lei che appare monocorde per tutto il film.
L'unico volto significativo del cast (assieme a Tony Todd), poi il personaggio è quel che è (ovvero poca roba).
Con la sua stazza fisica, abbinata al ruolo, riesce a mettere in soggezione pur restando spesso e volentieri sullo sfondo.
Di certo non fa la differenza, pur recitando meglio di altri suoi colleghi di set.
Bella presenza, purtroppo poco sfruttata.
Personaggio irritante e la recitazione di certo non aiuta.
Volto che si perde tra i tanti senza un reale perchè.
Belloccio piuttosto anonimo anche quando è chiamato in prima linea.
Non credo che ne sentiremo parlare più di tanto.
Mediocre.
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