Regia di Glenn Ficarra, John Requa vedi scheda film
Il sogno americano spesso è favorito dal sonno dei maschi americani. Steve Carell incarna il secondo: tutti capirebbero che il suo bel lavoro, la sua bella moglie, la sua bella vita sono una finzione. Lui lo fa fuori tempo massimo, quando Kevin Bacon l’ha già trasformata in un incubo. Si sa, però, che nei puritani States l’ispirazione spesso si trova nell’alcol, come insegna un ex Presidente Usa. Il nostro protagonista, molto più modestamente, ci troverà il suo prossimo compagno di giochi, Ryan Gosling, playboy seriale dal cuore d’oro. Diviso tra Emma Stone, che gli resiste e gli farà apprezzare Dirty Dancing - a lui che, al massimo, fino a quel momento, aveva amato il Dirty Martini - e quest’uomo di mezza età che diventa il suo miglior allievo. Un triangolo molto più pericoloso di quello che può immaginare e un gioco gustoso che la coppia Ficarra & Requa sa sfruttare con equilibrio. E nella prima parte, anche grazie a un cast ben calibrato (la pornomaestrina Marisa Tomei, ormai è certo, ha scoperto l’elisir d’eterna giovinezza), sembra di star di fronte a una delle migliori commedie sentimentali degli ultimi anni. Peccato che i due, come già in Colpo di fulmine. Il mago della truffa, si perdono in lungaggini che annacquano il racconto, in intrecci anche arguti che si annodano alla trama, rallentandola. Due ore sono troppe per questa gradevole opera che ci salva dalla noia con un buon finale. E poi va detto: l’amore, qui, sembra più stupid che crazy.
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