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Crazy, Stupid, Love.

Regia di Glenn Ficarra, John Requa vedi scheda film

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La recensione su Crazy, Stupid, Love.

di supadany
6 stelle

Commedia sentimentale in cui il duo di registi John Requa e Glenn Ficarra riesce a dosare un’indole transgenica ed alternativa, dilatando probabilmente più volte i tempi in maniera non sempre opportuna, ma avvalendosi di un cast, nel quale i volti stanno nel posto giusto, complessivamente da loro ben guidato.

Cal Weaver (Steve Carell) viene lasciato in punto in bianco dalla moglie Emily (Julianne Moore) ritrovandosi così improvvisamente solo ad ubriacarsi nei bar.

E in un locale conosce lo sciupa femmine infallibile Jacob Palmer (Ryan Gosling) che lo prende in simpatia trasformandolo in breve tempo nel più classico cacciatore di sesso senza tanti preamboli.

Ma nella vita si sa che c’è altro che conta di più ed il futuro riserverà loro parecchie sorprese.

Sorprese nemmeno poi così eccessive, l’intreccio romantico decisamente allargato (tutti i personaggi finiscono col ritrovarsi a contatto tutti insieme) è alla fine fin troppo convenzionale, semmai è la prima parte abbondante, tra lo smarrimento dettato dall’abbandono inaspettato, un po’ di smaliziata cattiveria nella  “guerra” dei sessi e il romanticismo dei più piccoli (il figlio di Cal innamorato perso della baby sitter molto più grande di lui), a funzionare piuttosto bene.

Non mancano battute efficaci (parecchio famosa quella di Emma Stone in riferimento agli addominali scolpiti di Ryan Gosling), significativo lo scambio dei ruoli che avviene ad un certo punto tra Cal e Jacob (il consigliere diventa improvvisamente il consigliato, ma durerà poco …), molto cinematografica la “Royal rumble”, della serie “tutti contro tutti”, tra tutti gli uomini coinvolti nella storia, insomma i maschietti non ne escono tanto bene, almeno fin lì.

Infatti poi arriva un finale un po’ troppo accomodante, con tanto di classico discorso paternale nel pre, molto buono comunque il cast, con Steve Carell che ha le movenze giuste per la parte e Ryan Gosling in grado di offrire qualcosa di più del solito belloccio (ha decisamente più stile della media), ma un po’ tutti danno il loro contributo alla causa.

Per il resto è un film confezionato nella media (si poteva fare qualcosina di più) che alterna buoni colpi ad altri che girano un po’ a vuoto ed alla fine lo spettacolo offerto rimane globalmente soddisfacente, ma un po’ troppo altalenante per convincere pienamente.

Discreto.

Su John Requa

Diligente, ma in questo caso, visto i suoi pregressi, un pò di anarchia in più non avrebbe di certo guastato.

Su Glenn Ficarra

Diligente, ma in questo caso, visto i suoi pregressi, un pò di anarchia in più non avrebbe di certo guastato.

Su Steve Carell

In parte, ma non troppo esuberante come un suo estimatore potrebbe aspettarsi (anche se visto che da un pò è in calo ci si può anche accontentare).
Discreto.

Su Julianne Moore

Sta al gioco con professionalità
Gettone recuperato senza troppa fatica.

Su Ryan Gosling

Brillante scelta del casting, lui offre qualcosa di diverso/in più che al film fa sicuramente bene.
Bravo, seppur in un ruolo da libera uscita.

Su Emma Stone

Effervescente, nel suo piccolo (non è protagonista a tutto campo) sa fornire un buon apporto alla causa (e le scene assieme a Gosling sono più che buone).
Divertente.

Su Marisa Tomei

Piccola parte, un pò schizofrenica, ma da un pò di verve.
Più che sufficiente.

Su Kevin Bacon

Un pò ingessato, questo panorama non è proprio quello che gli calza di più, ma comunque non sfigura del tutto.
Sufficiente.

Su John Carroll Lynch

Volto che da solo fa il suo.
In seconda fila, ma efficace quando serve.

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