Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film
Refn realizza un cult dei nostri tempi e lo fa trasportandoci oltre la dimensione del linguaggio parlato dagli attori, ma utilizzando il cinema puro, quello dà sensazioni a chi lo guarda.
Film vincitore del premio per la miglior regia al Festival di Cannes e di moltissimi altri premi prestigiosi in tutto il resto del mondo. Alla regia troviamo il discosso Nicolas Winding Refn, che in pochi anni è diventato la punta di diamante del panorama cinematografico europeo.
Un film che ha tutte le caratteristiche del noir: protagonista misterioso, bella ragazza in pericolo e ovviamente qualche colpo di scena e qualche cambiamento di fronte. A stupire però non è la sceneggiatura di Hossein Amini, basata sul libro James Sallis, che comunque fa la sua figura, ma è proprio la regia di Refn che riesce a meravigliare e ad emozionare nei momenti più sereni, rilassati e romantici, e a scioccare per gli improvvisi scoppi di violenza che colpiscono senza alcun preavviso i nostri occhi.
Ottima la prova di Ryan Gosling nella parte del protagonista, che non ha un nome, che sta dimostrando, film dopo film, il suo talento. di certo non legato alla sua espressività, ma alla sensibilità che riesce a infondere nei suoi personaggi. Brava come sempre la bella Carey Mulligan, sensuale e fragilissima, nel ruolo della protagonista femminile. Stupendo e contorto invece Albert Brooks nel ruolo del cattivo della storia, l'ostacolo alla felicità del protagonista, lo spietato angelo della morte che sempre ricorre nella filmografia di Refn.
E' superfluo aggiungere altro. Refn realizza un cult dei nostri tempi e lo fa trasportandoci oltre la dimensione del linguaggio parlato dagli attori, ma utilizzando il cinema puro, quello dà sensazioni a chi lo guarda.
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