Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film
La trama di "Drive" puo' essere letta in modo banale, presentandosi a noi come ennesima vicenda da "crime-movie" con tutti gli stereotipi del caso.Un meccanico e stuntman solitario,di notte autista di rapinatori che s'innamora di una vicina di casa.Il guidatore decide di "aiutare" il marito dell'amata in una rapina al banco dei pegni.Dietro la rapina c'è un piano sporco dove muore un uomo e una borsa da 500.000 dollari è l'oggetto per il quale si uccide a sangue freddo.Il "Driver" fa di tutto per salvare la donna, rimanendo coinvolto nel viscidume criminale ma riuscendo ad "uscirne".......Nelle grandi linee "Drive" è una storia gia' vista innumerevoli volte sul grande schermo. E' qualcosa di cui tutto è stato scritto e del quale gia' sappiamo la fine.Ma attenzione! una storia cosi' diventa nelle mani di Refn un film ipnotico e coinvolgente, dove non è la vicenda a parlare,ma l'immagine,la cinepresa e il "corpo" degli attori.Un noir fortissimo,un "requiem" delle atmosfere della Los Angeles di Mann e il sangue di Scorsese.Per non parlare dei virtuosismi da cinepresa alla De Palma.Refn si dimostra grande nella regia.Un talento cristallino i cui film non hanno "storia" ma trasmettono un fluido energico e cinetico delle immagini.Nei ralenty e nel sangue a fiotti c'è la genialita' del giovane artista di cui sentiremo parlare negli anni a venire."Drive" è un flusso emotivo imploso in se stesso nella prima parte,uno scorrimento lento e analitico sulla vita e la personalita' degli interpreti,tutto è lento,"piatto" e "noioso",parlano i primi piani espressivi,accompagnati dal suono pop anni 80 sposato benissimo nel contesto di una Los Angeles al profumo di malavita.Come nei 3 PUSHER la cinepresa è l'accompagnatrice uffficiale di un viaggio implosivo all'inizio,ma poi tutto esplode e si riverbera nei nostri occhi nel sangue a fiumi e nella violenza esplicita.Refn è maestro nel mettere a frutto una cifra stilistica notevole,studiata a tavolino e straordinaria nel rendere una trama "banale",delizia per gli occhi.Oltre all'eccellente e magnetica regia è il protagonista la forza del film,Ryan Gosling è un antieroe,uno di quelli venuti dal nulla,di cui non dobbiamo sapere nulla,uno sguardo fisso e raggelante,un silenzio dell'animo espresso attraverso il rombo dei motori e la violenza psicotica.Il personaggio di Refn è un cowboy alla Eastwood di quelli Leoniani,moderno pero',semovente nell' aria metropolitana i cui passi c'inquietano.DRIVE è un film "banale" potentissimo nell'imprevedibilita' dei movimenti e degli eventi,le scene sono "artistiche",curate al dettaglio e mai fini a se stesse.Il carisma di Gosling fa la differenza nel buio asfittico e metropolitano, non lascia scampo,travolge ogni cosa nella silente inespressivita'.E' il sangue e la violenza che parlano,un ascesi in movimento,l'espressione della rabbia incontrollata di chi perde o vuol proteggere il suo amore.DRIVE per come dice il regista è una storia d'amore atipica,ma al passo con una sorta di neocinema in cui tutti aspettiamo il sesso,ma non c'è,vediamo solo due mani che si stringono e un bacio passionale in un ascensore.Un microcosmo minuscolo dove violenza e amore faranno a pugni.L'amore del "driver" per la candida Irene è un sentimento puro e pulito,quasi una storia adolescenziale esplicata "violentemente".Quello del "Driver" non è un interesse economico, è un proteggere o salvare il suo amore,uccidendo chi lo potrebbe contrastare.Una pellicola atipica e carismatica nell'onda fluida delle immagini al "Red Light" che l'accompagnano,un quadro (E)statico e straordinario che ci lega alla sedia e non ci lascia piu',trattenendo il fiato e "tremando" all'exploit dei fluidi rossastri.Grande la regia e grande il contorno,sopratutto nei protagonisti,dal magnetico Gosling alla candida Mulligan,perfetto anche Bryan Cranston bonario e "compromesso" meccanico di "provincia" e infine menzione d'onore per i cattivissimi Ron Perlman,vis criminale da suburbio americano e il grandissimo Albert Brooks,un attore di commedia visto in stile "Caparezza" in "Taxi Driver" e "prestatoci" da Refn nelle vesti malefiche di un boss della malavita.Dopo "Drive" sono curioso,anzi curiosissimo di vedere quale altra "magia" cinematografica sapra' donarci il genio visivo di Refn.......
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