Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film
Nicolas Winding Refn, al suo primo film d'ambientazione americana, rimane fedele alla sua personalissima idea di cinema: antieroi che agiscono in maniera ostinata, incuranti delle conseguenze a cui vanno incontro, arrivando a mettere a repentaglio la propria esistenza, scene molto stilizzate e soprattutto dosi di violenza esorbitanti.
Questo noir urbano ha molti punti di contatto con 'Taxi Driver', specialmente dal punto di vista tematico: infatti il protagonista, che non ha nemmeno un nome, anch'esso un solitario come Travis Bickle, entra in una spirale fatta di denaro, rapine e bande di gangster unicamente per salvare una ragazza (e suo figlio), sua vicina di casa, dal quale è rimasto colpito per la sua estrema dolcezza.
Strepitosa la prova del sempre più emergente Ryan Gosling, in un ruolo più vicino al muto Mads Mikkelsen di 'Valhalla rising' che al loquacissimo dal ghigno beffardo Tom Hardy dell'esplosivo 'Bronson'.
Di rilievo le interpretazioni di un redivivo Albert Brooks (che aveva una breve ma importante parte nel suddetto capolavoro di Scorsese) nei panni di un sanguinario capo di una gang e di Carey Mulligan, la ragazza per cui il guidatore 'perde la testa'.
L'autore danese è al momento uno dei più interessanti registi in circolazione.
Voto: 8.
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