Regia di Nicolas Winding Refn vedi scheda film
Innominato (Gosling). Ha sempre uno stuzzicadenti in bocca ed è di pochissime parole. Lavora in un'officina losangelina, occasionalmente fa lo stuntman nei film e a ancora più occasionalmente guida auto per le rapine. Il solito tran tran viene interrotto quando conosce Irene (Mulligan), vicina di casa con figlioletto al seguito e marito in gattabuia. Quando la malavita organizzata, a causa di vecchi debiti del marito, comincerà a infastidire la donna, il pilota scatenerà un inferno di sangue.
Più splatter di Tarantino e più granguignolesco di Scorsese, il danese Nicolas Winding Refn si è aggiudicato a Cannes il massimo alloro per la regia con un film che alterna atmosfere rarefatte, percorse da una tensione perenne, con esplosioni di inusitata violenza iperrealista. Prodotto di genere che miscela stilemi tipicamente europei con ingredienti hollywoodiani (da mandare a memoria le scene di inseguimento), il film tratto dal romanzo omonimo di James Sallis ha più di un debito con Driver l'imprendibile. C'era un Ryan (O'Neal) anche lì.
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