La vita quotidiana dei poliziotti della BPM (Brigade de Protection des Mineurs - Brigata Protezione Minori) è fatta di sorveglianza nei parchi, di arresto di piccoli borseggiatori, della raccolta delle deposizioni dei genitori, della gestione di adolescenti esplosivi e di altri compiti duri e logoranti, ma è anche fatta di solidarietà tra colleghi e di amicizie sul lavoro. Per testimoniare tutto ciò il Ministero dell'interno invia una fotoreporter che dovrà realizzare un libro di immagini. Ma Fred, uno dei veterani della Brigata, fatica a sopportare la presenza dello sguardo indagatore della sua macchina fotografica.
duro ma molto interessante, da vedere per scoprire le mille forme di violenza che è possibile operare sui minori …ma anche ridere e sorridere della Brigade con le sue diveristà e amenità varie
Meritatissimo premio della giuria al festival di Cannes del 2011, l’ultima opera di Maïwenn Le Besco, forte di una bellissima sceneggiatura a suo modo ad incastri, ma assolutamente lineare nello svolgimento, e supportata da dialoghi realisticamente veritieri, serrati e diretti, che rifiutano ogni residua patina di velleitarismo letterario, è un poliziesco urbano, corale e realistico che… leggi tutto
La smania di impressionare a colpi di originalità la si percepisce già dalla firma in calce al film: quel "Maïwenn" (senza il cognome Le Besco) che tanto si addiceva alle rockstar degli anni sessanta. Questa artista poliedrica (è attrice e sceneggiatrice prima ancora che regista), dopo un paio di lungometraggi distribuiti in maniera quasi carbonara soltanto in Francia, entra a gamba tesa nel… leggi tutto
Ma porca di quella...... ma come si fa a dare 7 ad un quasi aborto del genere. ma veramente?! assodato che tranne i rari casi i francesi non sanno fare i film, ma assolutamente ancor meno recitare, gesticolano, sforsandosi in espressività facciali a limite della smorfia del cinema muto degli anni 30. In questo quasi aborto tranne per l'argomento e per l'idea di riprese in stile docufilm,… leggi tutto
In tre degli ultimi quattro film visti in sala, 120 battiti al minuto, loving Vincent, la battaglia dei sessi, una donna fantastica, compare la discoteca: i corpi sono i soli protagonisti ed ogni pensiero sembra…
Estemporaneo polar diretto con estremo realismo, ritmo vertiginoso e notevole cura dei dettagli da parte di Maiwenn (Le Besco), che si ritaglia anche il simbolico ruolo della reporter che si occupa del pedinamento e della documentazione fotografica dell'estenuante e spossante, sia fisicamente sia psicologicamente, lavoro dei membri della BPM, ossia Brigata Protezione Minori, in un distretto…
Argomento serio e (purtroppo) attuale che rispecchia fedelmente i giorni nostri: la pedofilia. Ambientato in Francia ci mostra come la polizia si comporta in situazioni come quelle descritte sopra: minorenni che per ottenere uno smartphone sono disposte a soddisfare i bisogni dell'altro; mamme con problemi psichiatrici che maltrattano i propri bambini; mamme extracomunitarie che sono costrette a…
Ma porca di quella...... ma come si fa a dare 7 ad un quasi aborto del genere. ma veramente?! assodato che tranne i rari casi i francesi non sanno fare i film, ma assolutamente ancor meno recitare, gesticolano, sforsandosi in espressività facciali a limite della smorfia del cinema muto degli anni 30. In questo quasi aborto tranne per l'argomento e per l'idea di riprese in stile docufilm,…
Uno dei delitti più insopportabili che purtroppo si continuano a commettere dalla notte dei tempi è il maltrattamento dei bimbi in tutte le sue sfaccettature: abuso, violenza fisica e psichica, utilizzo per scopi infami, privazione di istruzione e delle piccole gioie di cui un bimbo deve godere in quella bellissima età, coercizione all’elemosina e poi si può…
Quando Iris vede quel feto decide di dargli il suo nome. Iris, appunto. Una vita abortita prima di esser tale simbolo di una vita abortita durante la vita stessa. Una maternità non voluta simbolo di una maternità mai arrivata. E' l'inizio della fine per Iris. Una premessa doverosa. Se vogliamo facciamo finta di no ma è innegabile come il cinema francese in questi ultimi…
Storie di ordinari devastanti abusi su minori che segnano le giornate tematicamente tutte uguali ma tutte diversamente sconvolgenti degli addetti della BPM (Brigata di Protezione dei Minori), la sezione che si occupa della tutela dei diritti dei minorenni presso il dipartimento di polizia francese.
Vicende agghiaccianti che si accavallano alle nevrosi, alle problematiche spicce di…
Film inattaccabile ,di una realta' disarmante e veritiera,di un mondo invaso da violenze (anche ai minori)e dispute anche all'interno di chi e' pagato per difendere la dignita' dei minorenni,mi riferisco ai reparti di polizia preposti.Inutile dire che la pellicola,premiata a Cannes e' da vedere assolutamente.
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Commenti (4) vedi tutti
Nel corpo della squadra.
leggi la recensione completa di mckCome Film mi ha fatto proprio dormire e non c'e' neanche stato un pezzo importante da ricordare (tanto meno la presenza di Scamarcio …) .voto.0.
commento di chribio1duro ma molto interessante, da vedere per scoprire le mille forme di violenza che è possibile operare sui minori …ma anche ridere e sorridere della Brigade con le sue diveristà e amenità varie
commento di uriosANCORA UN OTTIMO ESEMPIO DI COME ILCINEMA FRANCESE SI INTERESSA DEI PROBLEMI SOCIALI DEI NOSTRI TEMPI.
commento di fralle