Regia di Radu Mihaileanu vedi scheda film
Mi sono enormemente stupita di vedere commenti così duri legati a questo film.
A mio parere, "La sorgente dell'amore" è un film tanto particolare quanto delicato. Il richiamo ad Aristofane, in particolare alla sua commedia "Lisistrata", è palese: le donne decididono di proclamare "lo sciopero dell'amore" a causa dell'aridità che si è impadronita del cuore degli uomini. Gli uomini, infatti, calpestano la dignità della donna, senza rendersi conto che lo stesso Islam la riconosce "sorella" dell'uomo, non sua succube schiava. Da questa consapevolezza del ruolo della donna nasce l'idea di questo sciopero, fomentato dalla giovane Leila, aiutata in ciò da una carismatica donna del villaggio. La vicenda si concentra sul dramma della siccità e sul pesante compito che spetta alle donne, ovvero prendere l'acqua dalla sorgente, luogo in cui si giunge tramite una strada irta e pericolosa. Leila decide di rivoluzionare questa tradizione, causa di drammi profondi, come la perdita dei figli e la conseguente accusa di sterilità. Ma questo è solo un mezzo per permettere alle donne di riscoprire loro stesse e di dare valore alla loro esistenza. Le emozioni e i sentimenti che si percepiscono sono intensi e forti, l'amore è preservato nella sua forma più dolce e gentile, la pellicola prende la forma di una elegante commedia senza pretese di realismo o collocazione temporale e sociale. Penso, insomma, che si debba avvicinarsi a questo film con animo sognatore e con la leggerezza che si intuisce sin dai primi minuti della narrazione.
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