Regia di Radu Mihaileanu vedi scheda film
Una favola (che non dev'essere rifugio né lasciapassare) in cui lo stereotipo (non sempre un male) viene risucchiato dall'utopia (non sempre un bene).
RICUCIRE UN AMORE.
Opinione di parte, ammaliata e in-giustificata
[ho assistito al film un'unica volta, in versione (per larga parte, tranne che durante i canti) doppiata, a ''theatre'', e, cosa che non faccio mai (invece mettere la ''e'' tra due virgole mi capita più spesso), ho scritto un'opinione sul film, questa].
La sorgente/fonte delle FEMMINE, ovvero: Come Sono Buoni i... MASCHI.
Quindi sarò 'breve' perchè abbeverato da, come dicevo, una... versione doppiata [consiglio, ovvio, a tutti, e primariamente a me stesso: dvd in lingua originale e sottotitoli... a stuzzicar il romeno e il francese, che può ben essere, tra il ''Nord Africa'' e il ''Medio Oriente'', il turco come l'arabo, il persiano come l'hausa (ancora il film di Ferreri, da cui "les Pygmées de Carlo", e collateralmente ma neanche tanto "il Banchetto di Platone"), che dalle facce le voci devono essere ancora più secche e sensuali, aspre e "riconoscibili"].
"No T.A.V.", in val Brembana-Seriana, a Supramonte, nell'Iglesiente, e invece "Si A.Q.P." {e siccome Mihaileanu vuole rendere la sua opera universale-anonima seppur connotata da precisi riferimenti [ma dal passo lento dell'asino che perde ostinatamente l'aggancio col campo del telefonino cellulare al successivo... bisogno ammonito di una lavatrice per famiglia, passando per le Mille e Una Notte, il Kamasutra e il Corano, le coordinate spazio temporali si sommano e riciclano... alla radice comune quant'è facile distinguere tra i tripartiti monoteismi e relativi retaggi costitutivi (supremazia del maschio, caste sociali) e tra l'impero romano ed i politeismi sud-orientali, greci ed egizi?], eccone uno preciso, una piccola utopia, un monumento all'ingegno ed al bisogno senza emolumento al mantenimento, prima del ponte sullo stretto di mare tra messina e reggio calabria, prima di fascisti su marte e leghisti a San Marco con carro armato, prima di veder sfrecciare lungo sesquipedaliche ferite e fesse fessure e fenditure e attraverso orifizi gargantueschi arancie spagnole dirette verso bielorussia ed oltre urali facendo ciao ciao con la mano al Sestriere ed Avigliana: magari, salvare l'Acquedotto Pugliese}.
E' una favola, certo, e le mille e una notte "non" parla, "solo", d'amore {illustri dame e galanti servitori (che spesso ribaltare letterariamente la situazione del reale serve ad assopire ed appagare quella parte morale che la media della classe dirigente maschile si ritrova sazia a considerare, a volte, di sguiscio e sghimbescio), cuori disumani (leggi e usanze - che si è sempre fatto così, da che mondo è immondo - consuetudini e regole), passioni vagabonde [ed idee stanziali, in-sorgenti separatamente, indipendentemente (come l'occhio è nato più volte, ogni volta simile per struttura e funzione, ed ogni volta ripartendo da zero, lungo l'evoluzione) sulla superficie terrestre, rivoluzione planetaria dopo rivoluzione umana], ed il gusto dei giorni (una danza, un aborto, uno sciopero, una lettera scarlatta...)}, ma anche, forse, di 17 Filles.
Un 'che' di favolistico ma molto più reale di certo cinema che da occidente irrompe oltre Bosforo ed oltre Suez come fosse drone-turista a distanza e con la stessa capacità analitica.
Con le dovute eccezioni...
( LA FOCE DELLE FEMMINE )
Cavata di tasca la lista dei 5 lungometraggi di Mihaileanu, questo appare il più debole (a me che "non" ho "amato" molto Train de Vie ed in parte il Concerto ma molto si, invece, Ricchezza Nazionale e Va, Vis et Deviens) perchè concentra stereotipi e concentrandoli li eleva a caricatura, li carica di significato compresso e li sfrutta a... morale della favola: ma per apprezzarne il "senso" penso che sia necessario sospendere l'incredulità che ci circonda nel nostro, e loro, quotidiano, e ritrovare il gusto di un universale-ancestrale che può disturbare e farci dire si tratti di falsa ingenuità financo e puranche maschilista essa stessa... ma è solo il così di come stanno le cose...
...che c'è il paradiso islamico e quello maoista, quello cristiano e quello di Don Giovanni, in terra:
[...] Madamina, il catalogo è questo
Delle belle che amò il padron mio;
un catalogo egli è che ho fatt’io;
Osservate, leggete con me.
In Italia seicento e quaranta;
In Almagna duecento e trentuna;
Cento in Francia, in Turchia novantuna;
Ma in Ispagna son già mille e tre.
V’han fra queste contadine,
Cameriere, cittadine,
V’han contesse, baronesse,
Marchesine, principesse.
E v’han donne d’ogni grado,
D’ogni forma, d’ogni età.
Nella bionda egli ha l’usanza
Di lodar la gentilezza,
Nella bruna la costanza,
Nella bianca la dolcezza.
Vuol d’inverno la grassotta,
Vuol d’estate la magrotta;
È la grande maestosa,
La piccina è ognor vezzosa.
Delle vecchie fa conquista
Pel piacer di porle in lista;
Sua passion predominante
È la giovin principiante.
Non si picca - se sia ricca,
Se sia brutta, se sia bella;
Purché porti la gonnella, [...]
: che... conoscete qualcosa di più sorpassato ed attuale, offensivo e divertente?
Per rimanere in Puglia già che ci siamo capitati per caso girovagando tra Turchia e Romania, MezzaLuna Araba e Francia, penso sia un film assimilabile --- ma comunque inferiore [per la troppa ambiguità data da una prospettiva troppo ampia e vaga e retorico-stereotipata e pur così precisa che contrariamente alle intenzioni "soffici" può ingenerare "spigolosi" rigetti: l'impianto di una prospettiva da cartolina di paese che non c'è essendo quasi ovunque (la sfolgorante crudele bellezza di "To Rome With Love"!), non attecchisce in chi non ha un recapito disponibile al farsi un'idea in base alle proprie nude convinzioni : e perchè il film allora ? Perchè è più nudo della nostra inconsapevole superna posizione di civiltà avanzata che a Milano l'acqua è quasi gratis rispetto alle cisterne sui tetti ed ai razionamenti siciliani (il miracolo padano / l'ndrangheta a milano) e ci costringe ad osservare la Retorica dell' "Orrore" da Pubblicità Progresso stile (maledirai la) fininvest-mediaraiset : dona 1 euro per Messina e 2 euro per la liguria e la lunigiana] --- a il Paese delle Spose Infelici, Mar Piccolo, il Miracolo, e - perchè no ? - la Terra, e - perchè no ! - Ne Te Retourne Pas... Mentre dal PdV dell'universalità geografica, lo splendido, questo si, "Azur e Asmar" (ma anche Kirikou et la Sorcière: la Forza delle Femmine...all'inizio osteggiata e derisa ed alla fine delle peripezie data per scontata... ma davvero, guardiamoci intorno...), e per contraltare dal PdV della precisione geografica quella Lampadina Ideale di/in Heremakono (Aspettando la Felicità) di Abderrahmane Sissako.
Lo so, non vi ho convinti: potranno farlo "la magnifica Leïla Bekhti (il (un) Profeta) e le splendide Hafsia Herzi e Sabrina Ouazani (Cous Cous)", tutte queste Supplici Valchirie, Lisistrate Amazzoni? Sarebbe un ottimo film per un mondo... stabile, ma l'insufficienza non la merita per la sgorgante simpateticità che s'affiora affascinando... gli occidentali provincialotti: che il bello del paradiso in terra, una volta attuatolo, è l'incoerenza, il rilancio-rigetto ulteriore... Ma incominciamo dal fattibile, incominciamo col convincere i cinesi e gli indiani che non devono per forza avere due auto a testa... coi figli ci hanno pensato da soli, e però, rimanendo inzona stereotipo, ma non per questo falso, in una cosa Giusta n'è consequenziata un'altra Terrificante: l'uccisione dei neonati femmine (le "predestinate alla fossa") non abortiti, mentre qui da noi il Patrimonio Culturale proseguirà solo grazie al Matrimonio Genetico con l'altro, l'in-oltre e l'ancóra... dal mare, altra fonte.
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