Regia di Radu Mihaileanu vedi scheda film
Bannare per sempre Mihaileanu dalla lista dei registi. Con Train de Vie aveva pescato il jolly, ma dopo tre film è chiaro che si era trattato di un bluff. Tanta banalità è anche sopportabile in certi casi, perchè per esempio c'è la banalità intelligente, quella spiritosa, quella per le anime semplici..... Questa di questo film è banalità stupida, sciocca, quasi irrispettosa non solo delle donne (che vorrebbe difendere) ma dell'essere umano in genere. Il quadretto islamico totalmente inventato, che non ha corrispondenza in nessuna realtà, contiene figure che troverebbero posto solo in una favola, perlopiù diseducatrice, perlopiù falsata e falsa, con in più il carico da trenta di una neppure tanto mascherata contaminazione della cultura occidentale perpetrata dall'occidentale regista all'ambiente presuntamente islamico, inacidiscono e rendono non solo indigeribile, ma altamente tossico per intestini e meningi questo orribile film. Peccato per il cast che annoverava tra le sue file attori e attrici interessanti (Saleh Bakri era il fascinoso de "La Banda" di E.Kolirin, Hiam Abbass splendida attrice protagonista de "Il Giardino dei Limoni" di E. Riklis).
Blacklistare Mihaileanu.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta