Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film
Miracolo a Le Havre è un buon film, anche se non condivido tutti gli entusiasmi di chi ha riempito fino all'orlo la riga delle stelline. Pur trattata con la sensibilità poetica personale e riconoscibile del regista finlandese, la storia è abbastanza lineare e raccontata secondo un orientamento di correttezza politica che non è criticabile, ma non porta mai a drizzare le antenne. È apprezzabile anche l'estetica, che mi sembra riprendere, nella composizione delle scene, colori e prospettive tipiche della pittura di Hopper, soprattutto grazie alla fisionomia ossuta di Kati Outinen. Peccato che il quartiere di Le Havre che fa da sfondo alla vicenda sia raccontato un po' troppo come un piccolo mondo antico ricolmo di buoni sentimenti.
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