Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film
Accadono ancora i miracoli? Nella magia del cinema a volte sì, e anche doppi o tripli come in questo caso. Il primo è realizzare sullo schermo una fiaba che parla di generosità, accoglienza, disponibilità a condividere il poco che si ha con altre persone anche se hanno un colore di pelle diverso dal tuo. Il secondo miracolo lo compie il protagonista aiutando un ragazzino che da solo combatte come un eroe per realizzare il suo sogno. Il terzo miracolo lo lascio scoprire allo spettatore. Aki Kaurismäki svolge la trama utilizzando la sua sceneggiatura come al solito asciutta ed essenziale, con battute secche ed ironiche che fanno sorridere, a volte amaramente. Lo sguardo triste e il comportamento educato e silenzioso del piccolo Idrissa portano lo spettatore a fare il tifo per lui, uno dei tanti fuggiaschi delle zone martoriate dalle guerre e dalla fame di questa terra. Troppa retorica? Ma la realtà è questa, ed è dura per tanti uomini. Come per il protagonista Marcel Marx, personaggio tipico dei film del regista finlandese. Battute al fulmicotone, simpatiche ed attuali tipo:
la paziente al dottore “Non dica subito la verità, la legge la obbliga a dirla ma non dice quando” ed il dottore “Va bene, farò come fanno i ministri”.
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