Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film
il film che ci vuole ora e sempre. un film che instilla speranza come solo un essere umano può averne bisogno. quell'ubriacone cirrotico tabagista di kaurismaki sa veramente come parlare ai suoi spettatori e non. come si faccia a non amare quei visi vecchi, quelle mani tremolanti, quegli occhi colmi di paura e d'amore o di smarrimento. come si faccia a non amare quei luoghi scrostati, poveri e magnificamente super styled ma lontani anni luce dal glam-glittering che abbaglia reality che spuntano come funghi dove "ci viene insegnato" a vestirci o si cercano case stratosferiche in zone super chic di grandi città. qui siamo dalle parti delle zone in cui magari non è saggio spingersi la sera e delle persone magari un pò dimenticate e facilmente confondibili con i clandestini stipati nei container, che sono grate se le si lascia tranquille a bersi il cicchetto con gli amici la sera dopo il lavoro. siamo anche dalle parti della favola, dove poter credere che ci sia speranza anche quando gli specialisti te la negano. siamo dalle parti dove un miracolo è andare a vedere un film che finalmente ti emoziona e magari ti commuove. kaurismaki allunga una mano a chi la vuol afferrare. con i suoi personaggi che guardano dritti negli occhi gli altri con quell'espressione senza grandi speranze. dove anche un ispettore di polizia giudiziaria completamente vestito in nero, non è quello che dovrebbe sembrare. naturalmente un plauso e una riverenza al cast tutto. questo era un film da mostrare alla gente per natale per diana.
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