Marcel Marx un calzolaio di Le Havre, trascorre una esistenza modesta ma tranquilla al fianco di sua moglie. Non sa però che la donna cova una malattia grave che fino a quel momento gli ha nascosto. Quando la donna capisce di non poter più mentire, per Marcel il colpo è durissimo. Così, mentre vaga sconvolto per il porto di Le Havre, incontra un ragazzino africano, un immigrato clandestino che in ogni istante è minacciato di essere allontanato. Marcel si affeziona al ragazzo e si mette così in testa di proteggerlo.
Note
Kaurismäki – colui che ha dedicato trilogie a proletari e perdenti – rappresenta i margini del mondo, con piglio brechtiano e surreale e stilizza un quartiere in un microcosmo dove vige nobile e gentile il mutuo soccorso, riabilita ideali scomparsi, fa dell’amore materia cocciutamente romantica.
Il film, in definitiva, si regge grazie alla empatia naturale dello svagato protagonista, il lustrascarpe bohemién. Tutto il resto è davvero poca cosa. Voto: 6 politico.
Kaurismaki continua a raccontare, col suo - personalissimo - stile minimalista, storie di persone povere con i loro problemi esistenziali. Miracolo a le Havre è un tenera favola sull’accettazione degli immigrati, molto ottimista ed inverosimile ma conciliante ed affettuosa con tutti i suoi personaggi. Nessuno è cattivo e c’è pure un miracolo!
Nell’affrontare il tema centrale dell’immigrazione, il regista non si pone nemmeno per un istante la questione di ciò che è politicamente corretto: giudica semplicemente ignobile qualsiasi legge o sistema che impedisca a un figlio di ricongiungersi con la propria madre. Una grande lezione di cinema che parla di solidarietà e condivisione.
Una Commedia dal sapore assai amaro e nno capisco la dicitura "Commedia" a questo punto,era palesemente meglio scrivere "Drammatico" comunque alla fine un Film dei buoni sentimenti ma alquanto noioso e lento.voto.4.
E' il secondo film di Kaurismaki in due settimane; mentre del primo avevo apprezzato la splendida noiosita',questo risulta veramente ben riuscito. La sua è sempre una trasposizione teatrale delle immagini, ma di una forza esaltante.
Musiche , recitazione , fotografia e buoni sentimenti (tutti voluti e ricercati dal regista) danno un sapore vintage affascinante a questo film , pero francamente ho trovato il film gradevole e abbastanza originale ma non certo un capolavoro.
Ogni altra scienza è dannosa a chi non ha la scienza della bontà (Michel De Montaigne)
Il tema dei migranti e della loro clandestinità: di questo tratta l’ultimo capolavoro di Aki Kaurismäki, una volta tanto illuminato da uno… leggi tutto
Kaurismaki è tornato! Evviva Kaurismaki! Quanti anni sono passati? Cinque dal suo ultimo lungometraggio e quasi dieci da quello precedente? E' troppo anche per un autore fuori del tempo e fuori dello spazio come lui. Il problema è che il cinema ha bisogno di lui molto più di quanto lui abbia bisogno del cinema. Il titolo italiano è uno scempio come al solito( l'originale è un più… leggi tutto
19 anni dopo Vita da Bohème, il finlandese Kaurismaki torna in Francia per raccontare, con toni inusitatamente più leggeri rispetto ai recenti Le luci della sera e L'uomo senza passato, un mondo ai margini che vuole anche essere anche un tributo - in parte esplicito, a cominciare dal nome del protagonista, Marcel Marx - a Marcel Carnè, ai fratelli Marx, ma anche a Tati e Bresson. Lo… leggi tutto
L’opera è un capolavoro perché riesce a trasmettere un’autenticità rara a vedersi al cinema. Affascina lo spettatore, e sa farlo emozionare e commuovere. I meriti principali risiedono fondamentalmente sia nella grazia e nella freschezza stilistica, sia nella sensibilità che pervade l’intera sceneggiatura. E’ sorprendente per come tratta…
Cari amici lontani e vicini:Inginocchiamoci tutti per fermare il razzismo!Io l'ho fatto, anche se sinceramente a me risulta facile,dopo l'episodio di razzismo che,come dicevo non ricordo dove, ho subito sulla mia…
...a C.B. (l'altro) e al peggio di noi.
...a S.A. (?) e a tutte le altre (50, ad oggi, nel 2021: "Manila, Praga, Tirana, nasci in Angola, muori in Padania").
...a…
Più che un film edificante e dei buoni sentimenti, "Miracolo a Le Havre" è una vera e propria favola ed è perciò inutile pretendere qualsiasi parvenza di credibilità, che non è minimamente nelle intenzioni dell'autore. Tuttavia, pur essendo tra quelli che desiderano lasciarsi avvincere dalla storia e crederci contro ogni logica, non posso esimermi…
Prosegue il mio diario...con le visioni di Giugno (Film ordinati per anno di uscita). Continua il viaggio nella storia del cinema, dai primi di Fellini agli Spider-Man di Raimi, dai nuovo cinema tedesco ai…
Il lustrascarpe più charmant della storia del cinema è il protagonista di una vicenda tanto semplice quanto realistica, a cavallo tra poesia e disincanto, ben diretta da un regista che sa sempre trovare la giusta misura tra narrazione e le tante sfumature del "non detto". Ottima colonna sonora, consueti colori pastello, dialoghi essenziali che sembrano riflettere un mondo di valori…
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Commenti (15) vedi tutti
Poetico, delicato, quasi neorealista (che non é una colpa...). Voto: 8 (otto).
commento di Roberto MorottiIl minimo fa rima con il massimo…
leggi la recensione completa di Antonio_MontefalconeIl film, in definitiva, si regge grazie alla empatia naturale dello svagato protagonista, il lustrascarpe bohemién. Tutto il resto è davvero poca cosa. Voto: 6 politico.
leggi la recensione completa di andenkoEdificante e ottimista favola di Kaurismaki. Solo un'avvertenza per non rimanere delusi: accettate la licenza 'buonista'! 6/7 OTTIMISTA
leggi la recensione completa di luca826Kaurismaki continua a raccontare, col suo - personalissimo - stile minimalista, storie di persone povere con i loro problemi esistenziali. Miracolo a le Havre è un tenera favola sull’accettazione degli immigrati, molto ottimista ed inverosimile ma conciliante ed affettuosa con tutti i suoi personaggi. Nessuno è cattivo e c’è pure un miracolo!
commento di marco biNell’affrontare il tema centrale dell’immigrazione, il regista non si pone nemmeno per un istante la questione di ciò che è politicamente corretto: giudica semplicemente ignobile qualsiasi legge o sistema che impedisca a un figlio di ricongiungersi con la propria madre. Una grande lezione di cinema che parla di solidarietà e condivisione.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Una favola moderna che porta la firma di un grande regista,sicuramente da non perdere.
leggi la recensione completa di ezioTenera, triste e un po' languida commedia anti-razzista. Il risultato è edificante ma il ritmo doveva essere più sostenuto.
commento di Stefano LUna Commedia dal sapore assai amaro e nno capisco la dicitura "Commedia" a questo punto,era palesemente meglio scrivere "Drammatico" comunque alla fine un Film dei buoni sentimenti ma alquanto noioso e lento.voto.4.
commento di chribio1E' il secondo film di Kaurismaki in due settimane; mentre del primo avevo apprezzato la splendida noiosita',questo risulta veramente ben riuscito. La sua è sempre una trasposizione teatrale delle immagini, ma di una forza esaltante.
commento di slim spaccabeccoVoto al Film : 9
commento di ripley77Musiche , recitazione , fotografia e buoni sentimenti (tutti voluti e ricercati dal regista) danno un sapore vintage affascinante a questo film , pero francamente ho trovato il film gradevole e abbastanza originale ma non certo un capolavoro.
commento di Gabriele XHANNO SAPUTO PRESENTARE SENZA MANIERISMI UN PROBLEMA MOLTO ATTUALE E TOCCANTE
commento di fralleMah! In pratica è la riedizione del "Corriere dei piccoli" in forma cinematografica. Inutile, insulso e buonista, ma per eccesso di infantilismo.
commento di iroin attesa di opinione (non è che non l'ho visto, devo scriverne…)
commento di ziacassie